31 luglio 2009

Piccola cronaca del Consiglio Comunale del 23 Luglio

Tutto come da copione
Non è cambiato nulla rispetto alla precedente legislatura, anche se qualche promessa elettorale di maggior trasparenza e di più informazione era sfuggita dalle labbra del Sindaco.
Sul rispetto del ruolo della minoranza tutto era già stato chiarito nel Consiglio Comunale di insediamento ( 23 Giugno c.a): non c’è spazio per niente e per nessuno.
Quando il dibattito si fa più “duro” o la minoranza porta qualche argomentazione puntuale e condivisibile, come sullo statuto o sulla nomina del revisore del Conto, il Sindaco subito da il là alla votazione.
Non c’è spazio per una mediazione, per l’accoglimento di una proposta; la maggioranza, di cui non si sente la voce (parla solo il Sindaco), vota compatta e si passa ad un altro punto dell’ordine del giorno.
Cliccate QUI per sapere quali consiglieri hanno detto qualcosa durante il consiglio.

In circa mezz’ora è stato approvato il nuovo Statuto Comunale, cioè sono state riscritte le regole che governano la Comunità di Gaiarine, come se la nostra Costituzione venisse cambiata in un sol giorno e solo dalla maggioranza.
Non mi dilungo. Se qualcuno vuol approfondire può leggersi il “sinottico dello statuto”, cioè il confronto tra il vecchio e il nuovo.
C’è costato un bel po’ di lavoro ma credo che sia una informazione dovuta ai cittadini di Gaiarine che di informazioni ne hanno ben poche.
Se andate sul sito del Comune non troverete nessuna delibera di Giunta o di Consiglio comunale del 2009, siamo fermi a dicembre 2008.

Colpo di scena finale sono stati rinviati gli ultimi due punti dell’ordine del giorno riguardanti aspetti urbanistici.

27 luglio 2009

Dura Lega sed...

A dimostrare che la politica gaiarinese non andrà in vacanza questa estate, non sono le fatiche pseudoagricole del nostro sindaco (che ringraziamo per non essersi messo mussolinianamente a torso nudo alla trebbiatura di Cimetta di domenica 19 luglio - vedi il prossimo post), quanto l'espulsione a vita di 4 militanti della sezione locale della Lega Nord.

Questo fatto (di cui trovate ampia notizia nell'articolo del Gazzettino di Treviso che riportiamo) ci ricorda che a Gaiarine si sta facendo sul serio, che i conti della politica si regolano subito e che chi dissente può rischiare di scomparire.

Non ci interessa commentare nel merito quello che riteniamo un "affare interno" di un importante gruppo politico. Ci interessano le vostre opinioni.


Non potranno più iscriversi Lorenzo Casagrande, Romeo Antoniolli, Paolo Dal Cin e Lina Contarini

Gaiarine, cacciati in quattro dalla Lega

Si erano presentati alle ultime amministrative nelle file politiche avversarie. È pronto il ricorso
Il Gazzettino, Domenica 26 Luglio 2009
Gaiarine

Il direttivo trevigiano della Lega Nord depenna a vita 4 iscritti e declassa 1 militante. «Tolleranza doppio zero, la Lega è una sola» spiega Giuseppe Fantuz dalla segreteria locale. I depennati non ci stanno e annunciano ricorso.

Le raccomandate recapitate in questi giorni comunicano quanto deciso dal direttivo provinciale della Lega lunedì 20 luglio. Con un provvedimento immediatamente esecutivo approvato all’unanimità, è stato deciso il depennamento dalla lista degli iscritti di Lorenzo Casagrande, Romeo Antoniolli, Paolo Dal Cin e Lina Contarini. Questi perdono la qualifica di iscritti e il diritto di una nuova iscrizione al movimento. Un provvedimento adottato, come previsto dall’art. 30 dello statuto, per “essersi iscritti ad una lista antagonista a quella della Lega Nord”. Gli interessati figuravano nella lista “Genti Venete”. Destino diverso per il socio militante Ivano Bressan che non si era iscritto nella lista “Genti Venete”. La delibera, con effetto immediato, prevede il suo declassamento da socio militante a sostenitore con la perdita dei diritti di voto e di ingresso nel direttivo.

Il provvedimento è stato preso per «essere venuto meno ai propri doveri politici di aderente al movimento». Tra un anno il direttivo valuterà se procedere ad ulteriori provvedimenti; la segreteria locale invierà un verbale a quella provinciale sul consiglio comunale del 23 luglio: “Bressan è stato candidato dalla lista “Genti Venete” come rappresentante in un istituto di Francenigo; il suo nome si è associato a quello della lista dell’opposizione” spiega Fantuz. Congelato per ora il destino di Marilisa Vantini: “Non è iscritta nelle liste della provincia di Treviso. È residente a Caneva e si verificherà la sua eventuale iscrizione in provincia di Pordenone”. Per tutti replica il candidato sindaco Antoniolli, ora capo della minoranza in consiglio comunale: ”Esaminerò il regolamento e valuterò la possibilità di un ricorso; la nostra era una lista alternativa, non antagonista. Avremmo portato avanti le linee della Lega”. Antoniolli punta il dito contro le prime delibere della nuova giunta: “Il ministro Calderoli indica per Comuni come il nostro massimo 3 assessori; l’attuale giunta li ha aumentati e da 4 è passata a 6. I veri leghisti si identificano con chi porta avanti i principi della Lega, come la riduzione dei costi della politica. La maggioranza ha preferito come revisore dei conti un professionista di Bassano del Grappa ad uno di Vittorio Veneto, maggiormente qualificato, con maggiori spese per le trasferte. Sono leghista prima della nascita del movimento e continuerò ad esserlo nonostante questa epurazione”.

Erica Bet

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25 luglio 2009

Semo a.. post! (0 /3)

Castigat ridendo mores
che non significa il castigo per chi ride è la morte come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio, ma correggere i (mal)costumi deridendoli !



23 luglio 2009

Semo a.. post! (0 /2)

Castigat ridendo mores
che non significa il castigo per chi ride è la morte come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio, ma correggere i (mal)costumi deridendoli !




XV° Palio dei Vecchi Mestieri a Francenigo

Storia antica e recente, tradizione e folclore, agonismo e competizione, rivalità e gioco, velocità e maestria, tecnologia e artigianato. Tutto questo nel Palio dei Vecchi Mestieri svolto anche quest'anno a Francenigo al culmine dei festeggiamenti della sagra paesana allestita dall'ARCUF.
Ovvero come trovare il modo di ricordare la storia recente del proprio paese attraverso quelle arti e mestieri (appunto) che gli artigiani di una volta proponevano arricchendo la propria comunità. E quindi il fabbro, il fornaio, la filanda, il mulino, il meccanico di biciclette, il falegname, il sarto, il casaro rivivono per una sera in un frenetico avvicendarsi di prove ora in velocità ora in abilità, collegate dal quasi dimenticato rotolare delle ruote di legno dei vecchi carri, tra l'incitamento schiamazzante e divertito degli spettatori e il turbinio variopinto dei colori delle contrade.
Come dire che a volte la storia si può tramandare al di fuori e al di sopra dei libri di testo.
Interessante l'intermezzo politico (con la giunta schierata al gran completo unita a pezzi di istituzioni locali superiori) che ha manifestato entusiasmo e adesione alle motivazioni e alle finalità del Palio, in una visione storica che affonda le proprie radici nella tradizione popolare che con fatica e impegno ha forgiato la classe imprenditoriale odierna, e che con la forza e la dedizione disinteressata dell'associazionismo e del volontariato ha permesso la nascita di un evento che nulla ha da invidiare ad altre ben più pubblicizzate e rinomate.
Speriamo che questo si traduca in un sostegno convinto e importante.
Un ultimo appunto da parte nostra: sono oggi ancora ben visibili la maggior parte dei riferimenti urbani che si ricollegano a quei vecchi mestieri. Il rispetto di quei valori e di quella storia impone ad amministratori ed urbanisti di mantenerli visibili a futura memoria evitando follie architettoniche sconvolgenti..
altrimenti il Palio dei Vecchi Mestieri sarà destinato a diventare un'allegoria nostalgica e quasi surreale.

Ah.. Per la cronaca: il Palio (trofeo della vittoria) è andato alla Contrada Biancoazzurra.
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17 luglio 2009

Consiglio Comunale il 23 Luglio 2009


Un Consiglio Comunale davvero nutrito.
Una miscellanea che va da atti dovuti, al conto consuntivo, ad aspetti urbanistici, all’approvazione perfino del Nuovo Statuto Comunale.
Cari Consiglieri di maggioranza e di minoranza, vecchi e nuovi, vi aspettano giorni, compreso il fine settimana, di intenso lavoro, di studio, di messa appunto di proposte.

P.S. Naturalmente se andate nel sito del Comune a questo indirizzo http://www.comune.gaiarine.tv.it/cms/pagina.php?id=114 troverete la convocazione del Consiglio Comunale del 9 Ottobre 2008.
L'unica cosa che è stata aggiornata nel sito, in questo mese, è la composizione della nuova Giunta, che abbiamo pubblicato pari pari, compresi gli errori di battitura, nel precedente post.
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16 luglio 2009

La nuova Giunta Comunale

Sindaco Loris Sonego
Referati:Affari Generali, Personale, Urbanistica, Sport, Associazionismo

Vice-Sindaco Paolo Presotto
Referati: Viabilità, Lavori Pubblici

Assessore Claudio Luisotto
Referati: Pubblica istruzione,sicurezza, qualità sei servizi al cittadino e rapporti con il cittadino

Assessore Liliana Modanese
Referati: Protezione civilie e vigili del fuoco volntari, politiche giovanili, politeiche sociali e socio-assistenziali, famiglia, immigrazione ed emigrazione, sito comunale

Assessore Stefania Venturin
Referati: bilancio e tributi, cultura, biblioteca ed eventi
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13 luglio 2009

Cultura = sviluppo

Un noto proverbio dice “Il sapere rende l’uomo libero”. Mi sono fermata a riflettere su queste poche parole che ormai vengono ripetute così spesso da perdere la loro freschezza originaria e, di conseguenza, il loro significato.
La cultura può essere vissuta come “svago” ma anche come maturazione interiore, o tutte e due contemporaneamente. L’arte ha la capacità di trasmettere modi di pensare diversi dal nostro, una sensibilità e modi di vivere alternativi. Il confronto con “l’altro” e la riflessione più intima e introspettiva aiuta a crescere e migliorarsi sempre di più. È necessario però essere aperti, ricettivi e ovviamente umili per favorire questo incontro di idee, stili di vita, modi di pensare.
La maggior parte degli amministratori concentrano l’attenzione sull’”arricchimento” del territorio con infrastrutture, nuove piazze, nuovi edifici residenziali e non, ecc. Tutte cose importanti, certo, soprattutto se condotte con buon senso, ma perché solo una minima parte rivolgono l’attenzione all’investimento sulla cultura? Sicuramente perché da risultati meno evidenti e a lungo termine, o anche perché è pericoloso che la gente sia dotata di “conoscenza”.
Garantire il diritto alla conoscenza si traduce, in termini pratici, in una scuola ben organizzata, in una biblioteca con un patrimonio ricco e vario e personale qualificato e disponibile, in centri multimediali al passo con i tempi. Ma si traduce anche in offerte culturali per i cittadini, che non hanno la necessità di uscire dal proprio territorio comunale per trovare spettacoli artistici musicali, teatrali, cinematografici, letterari, artistici e chi più ne ha più ne metta.
Mi è nata spontanea una domanda: cosa fa il nostro Comune per garantire questo diritto alla conoscenza?

Primo aspetto: istruzione. Non ho una visione ravvicinata poiché da tempo ho superato l’età della scuola dell’obbligo e non ho ancora figli che la frequentano, ma mi pare che la situazione sia buona. Questo limitandosi, ripeto, alla scuola dell’obbligo, ma per una persona adulta, che magari vuole imparare o semplicemente rispolverare una lingua straniera? Niente, bisogna per forza spostarsi. Corsi di computer per tenersi al passo coi tempi? Niente, bisogna spostarsi. Altri tipi di corsi di aggiornamento, ricreativi, culturali, artistici … ? Niente, bisogna per forza spostarsi. Per fortuna c’è una scuola di musica!

Secondo aspetto: biblioteca. Negli ultimi tre anni la nostra biblioteca è tenuta aperta da LSU (lavoratori socialmente utili) o dai ragazzi del Servizio Civile Volontario. Per quanto importante il loro contributo ed il loro impegno, anche nella veste di ex presidente del comitato di biblioteca, ho sollevato più volte il problema, ritenendo fondamentale che la gestione venga fatta da personale competente o adeguatamente formato, per garantire un servizio efficiente. Superfluo rilevare che anche gli utenti se ne sono accorti e molti preferiscono spostarsi nei comuni limitrofi. Un esempio: con ogni probabilità siamo l’unico comune nel quale non si può attivare un prestito interbibliotecario. Perché? Semplicemente perché nessuno lo sa fare.


Terzo aspetto: attività culturali. Oltre alle serate enogastronomiche che riscuotono notevole successo, alla Biennale di incisione e alle attività promosse dal comitato di biblioteca, che cosa propone il nostro comune? Non mi pare che gli spazi manchino, soprattutto all’aperto. Forse manca la volontà di investire nella cultura.

A mio avviso non è accettabile che in un programma di mandato per quel che riguarda la cultura, ci siano tre punti in tutto:
- sostenere le iniziative promosse dal comitato di biblioteca (si tratta di volontari, non è pensabile caricare tutto sulle loro spalle!);
- migliorare i servizi della biblioteca con visite didattiche per le scuole e ampliamento dell’orario di apertura (ma chi ci crede? Chi ha governato negli ultimi 5 anni?)
- valorizzare la cultura tradizionale: usi, costumi, gastronomia, ecc. (se venisse veramente fatto, potrebbe essere un passo in avanti. Importante però non limitarsi a questo poiché sarebbe tutto il contrario dell’apertura a cui accennavo sopra. Il fossilizzarsi sulla propria cultura significa, a mio avviso, rischiare il regresso).

Che cosa possiamo fare per migliorare la situazione? Voi lettori, siete soddisfatti di quello che viene fatto nel nostro comune? Avete proposte o esigenze da avanzare?
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11 luglio 2009

Incontro con la lista SPS

La lista civica Sacile Partecipata e Sostenibile organizza degli incontri con le altre liste civiche del territorio per un confronto sulle esperienze vissute, per valutare gli aspetti positivi e negativi del proprio operato, per migliorare le proprie azioni nel tentativo di creare una rete per future collaborazioni.
A questo primo incontro, che si terrà martedì 14 luglio alle ore 21.00 in Via del Quartiere n. 2 a Sacile, verrà illustrato il loro progetto di bilancio partecipativo.

Ovviamente noi foraxfora ci saremo, ma anche tutte le persone curiose e interessate possono venire.

Per maggiori informazioni potete contattare Filippo al 347.2509040
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Prove tecniche di ... dialogo

Martedì 30 giugno io (roberto), fiorenzo e maru abbiamo incontrato il sindaco sonego..l'abbiamo fatto in forma ufficiale e come rappresentanti del libero gruppo di cittadini foraxfora facendoci accompagnare e presentare dalla lettera già pubblicata nel post del 29 giugno.. sulle proposte:

  • consentire la registrazione dei Consigli comunali (o prevederla come normale pratica propria dell’Amministrazione);
    il sindaco vede senz'altro possibile questa iniziativa ma non nell'immediato poichè la considera funzione propria ed esclusiva dell'amministrazione vedendola in chiave verbalizzatrice e quindi realizzabile solo a compimento della nuova sede municipale con tutti i dispositivi tecnologici atti allo scopo.
    alla mia richiesta di registrazioni ufficiose e di nostra iniziativa e realizzazione dichiarata e trasparente per pubblica utilità e utilizzo si è opposto sdegnosamente e categoricamente dichiarando "io sono per le cose fatte bene!" come dire che noi le faremmo male?
  • prevedere regolari appuntamenti di confronto diretto, in Municipio o nelle frazioni, tra Amministratori e cittadini, nel corso della quale i primi rispondono alle domande dei secondi, con le modalità che l’Amministrazione vorrà definire (c.d. question time);
    il sindaco ha ammesso una mancanza di comunicazione e informazione nei confronti dei cittadini verso i quali sente di dovere un maggior contatto; ma non confronto aperto bensì riunioni programmate e periodiche (ogni 6 mesi, ogni anno) nelle quali portare a conoscenza della cittadinanza ciò che amministrazione e uffici stanno realizzando e hanno in mente di realizzare, e magari sentire eventuali proposte e critiche;
  • “aprire” Gaiarine notizie alla libera partecipazione dei cittadini (organizzati o meno) con lettere e articoli;
    il sindaco non esclude a priori questa possibilità valutandone però le difficoltà logistiche e di gestione (chi può scrivere? quanto può scrivere? di cosa può scrivere?)
  • rivitalizzare il sito Internet istituzionale del Comune, facendolo diventare il principale strumento di informazione e servizio ai cittadini, aumentandone il grado di interattività.
    il sindaco si concede un bel 4 all'attuale situazione del sito comunale anticipando che tra il loro gruppo è stata selezionato una persona le cui conoscenze specifiche permetteranno l'aggiornamento del sito, come finestra informativa del comune e anche con la possibilità di accedere a servizi online.. sull'interattività non si è espresso
infine la conversazione vivace e brillante e a tratti serrata ma bonaria si è poi allargata:
  • alla considerazione del sindaco per il nostro gruppo foraxfora e il nostro blog dichiarando "eravate partiti bene ma poi siete terribilmente scaduti a livelli permettendo commenti vergognosi ed attacchi personali inqualificabili")
    questo dimostra che non ha seguito i nostri tentativi di moderare i commenti, gli inviti ad evitare gli attacchi personali anonimi, ma anche di non condividere la filosofia estremamente libera e aperta di un blog..
  • all'iniziativa del Placito Liventino a giudizio del sindaco allestita solo per indurlo a non firmare
    questo dimostra che non avendo letto il nostro progetto (vedi post del 16 maggio) non ha potuto constatare come il Placito Liventino non fosse altro che la richiesta ai due candidati di aderire ad un documento che conteneva i punti pregnanti del nostro progetto
  • alla vicenda expolveriera/Maschio e agli accordi urbanistici (Jesse, Moras, Riello Pera..)
    sui quali il sindaco ha difeso la condotta e le scelte della sua amministrazione
  • agli attacchi ricevuti su presunti interessi personali su presunte scelte urbanistiche
    alle quali il sindaco risponde valutando la possibilità di procedere a querela
  • alla soddisfazione del sindaco per la progettualità urbanistica programmata dalla sua amministrazione che a suo dire "eviterà ulteriori interventi edificatori per i prossimi 20/25 anni fatti salvi modesti ampliamenti vincolati in zona agricola"
    al che abbiamo affermato che allora questa amministrazione comunale può già da subito dedicarsi allo studio dei recuperi urbanistici e ambientale, nonché aumentare il livello qualitativo dei servizi sociali e culturali!
ma se nel chiudere le porte della stalla ci accorgiamo che i buoi non solo sono scappati ma han fatto fortuna gestendo ovili e pollai?
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09 luglio 2009

Crisi economica mondiale, crisi di lavoro locale?



Ma nel nostro comune il lavoro c'è?
Ci sarà a settembre alla riapertura dopo le ferie?

OSSERVATORIO SUL NORD EST - L’AGENDA DEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.


LA NUOVA EMERGENZA SI CHIAMA DISOCCUPAZIONE
Allarme disoccupazione, tra i cittadini del Nord Est. E' quasi triplicato, Negli ultimi sei mesi, il peso assegnato al tema fra i problemi da affrontare con maggiore urgenza. Tre persone su dieci, nell'area nordorientale, lo mettono in cima alla lista delle questioni prioritarie, più di quattro su dieci lo collocano ai primi due posti. L'Osservatorio sul Nord Est aggiorna l'agenda di governo suggerita dai cittadini, che propone importanti novità rispetto alle precedenti rilevazioni.
I dati pubblicati dall'Istat lo certificano: il nodo occupazione si ripropone in modo prepotente, in Italia. Dopo nove anni di calo ininterrotto, nel 2008 il numero di disoccupati è tornato a crescere nel nostro paese. L'inversione di rotta, per la verità, riguarda soprattutto il Sud, mentre nel Centro e nel Nord rimane ancora il segno "più". Ciò nondimeno, gli effetti della crisi economica sono già chiaramente visibili anche nelle imprese settentrionali, sottolineati, ad esempio, dalla significativa crescita del ricorso alla cassa integrazione. Quanto basta perché - in attesa dei dati ufficiali sui primi mesi del 2009 - il timore di perdere il posto di lavoro si faccia spazio tra i cittadini.
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La mamma degli imbecilli è sempre incinta (e radioattiva!)

NUCLEARE: URSO, DDL SCAJOLA AIUTERÀ A RIDURRE COSTI ENERGIA
"Oggi è un giorno storico, il Senato sta approvando il ddl sullo Sviluppo, del ministro Scajola, che prevede, tra l'altro, lo sviluppo del nucleare civile". Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, parlando a margine della tavola rotonda "L'energia di domani: opportunità e sfide per il futuro", in programma a Marcianise, in provincia di Caserta. "Finalmente - ha proseguito - abbiamo una agenda chiara, all'avanguardia. Era necessario semplificare le procedure, renderle chiare. Solo così si rende più competitivo il sistema Paese". Parlando ancora dell'approvazione del ddl, Urso ha sottolineato che "ci consentirà di ridurre i costi dell'energia e abbassare le emissioni di anidride carbonica". (AGI)

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Mentre tutti i Paesi industrializzati vanno verso l'innovazione e le fonti rinnovabili, per Berlusconi e Scajola i problemi energetici dell'Italia si risolvono ricominciando a produrre energia nucleare tra 20 anni. Pura propaganda, aggravata dal fatto che i siti nucleari verranno scelti liberamente dalle imprese che li realizzeranno, alla faccia del federalismo (Lega dove sei?) potranno essere localizzati anche contro la volontà delle Regioni, e saranno di fatto militarizzati. Il costo della realizzazione di 4 centrali da 6400 megawatt sarà di 20/25 miliardi, mentre il contributo di questi impianti ai consumi di energia del paese sarà inferiore al 5%.
articolo qui


Samso è l'isola a emissioni zero
Gli abitanti usano turbine, pannelli solari e combustibili naturali
KOLBY KAS (DANIMARCA) - Le dieci turbine a vento, piloni d'acciaio conficcati nel Mare del Nord ed emergenti per 77 metri, hanno cambiato il destino di un'isola. ... Quelle 10 turbine "off shore", moderna diga al carburante fossile, hanno fatto sì che l'isola di Samso sia diventata il primo e per ora unico insediamento umano ad aver abbattuto totalmente le emissioni di anidride carbonica. ... I "samsingers", si chiamano così gli abitanti, coloro che cantano Samso, spiegano come le turbine siano state piantate anche in terraferma. Sono 11 e sono proprietà di residenti che ne possiedono le chiavi. ... Ventun turbine, 570 mila euro l'una il costo di quelle a terra, 2,2 milioni le "off shore". Un investimento da 28 milioni di euro che è stato aiutato dal governo danese con abbattimenti fiscali e affrontato dal Comune e dai samsingers. Chi non aveva il capitale, in media 15 mila euro, o non credeva nel progetto, 1 su 4, oggi continua ad alimentare casa con la nafta. E nessuno lo discrimina. Gli altri proteggono le loro turbine e riprogettano le abitazioni. Hanno addobbato i tetti con il muschio per mantenere il calore, ci hanno inserito pannelli solari grandi come lucernai per l'acqua del boiler. A Samso, dove il sole si vede da maggio a fine agosto, per riscaldarsi usano paglia e trucioli di legno, le biomasse. ... Alla fine dei '90 qui importavano energia prodotta con il carbone. Nel 2001 avevano dimezzato le emissioni inquinanti, nel 2003 raggiunto l'autosufficienza energetica (pulita) e dal 2005 Samso restituisce alla Danimarca elettricità prodotta dal vento e dal sole. Quindi, i samsingers fanno profitti. ... "Nel 1997 abbiamo vinto una gara e il governo ci ha chiesto di diventare un laboratorio di sostenibilità. Abbiamo dimostrato che in 10 anni si possono cambiare abitudini energetiche e stile di vita". ...
video qui
articolo qui
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Consiglio Comunale del 23 giugno 2009 : l'insediamento!

L'apertura del consiglio comunale ha visto la contestazione degli eletti per motivi di di incompatibilità e/o ineleggibilità alla quale il segretario comunale ha risposto equiparando il consiglio comunale ad una cerimonia sponsale e i partecipanti a celebranti del matrimonio, nell’esercizio di pubbliche funzioni davanti ad un pubblico, che in buona fede pensa che tutti siano nel posto giusto al momento giusto, legittimando così l’atto pubblico come perfettamente valido, relegando a livello individuale le eventuali responsabilità personali di chi conoscendo le scorrettezze le nasconde ma salvando come legittimo l'atto pubblico proprio perché prevale il concetto di funzionario di fatto nell’esercizio delle pubbliche funzioni... insomma, va ben così!

Poi dopo il rituale giuramento del sindaco Sonego, lui stesso ha illustrato le linee e le azioni e i progetti da realizzare nel corso del mandato, ricordando come siano stati ampiamente descritti nel programma elettorale presentato a tutti i cittadini durante le assemblee pubbliche e da loro votato approvandolo così nella sua totalità.. ha inoltre sottolineato decisamente come non siano possibili mediazioni con il programma della lista sconfitta, ricordando il principio alla base della riforma degli enti locali secondo il quale chi vince governa e attua il programma premiato dai cittadini; aggiungendo come sia superflua e ridotta a puro stile ogni discussione in merito in quanto uno e uno solo è il programma approvato dai cittadini e tale sarà realizzato senza interferenza alcuna se non l’opposizione costruttiva e non sterile e vuota persa in denunce di gran conoscenza accademica ma poco concrete mentre i cittadini hanno bisogno di fatti e hanno premiato chi ha operato sui fatti e portato risultati..

La replica di Antoniolli ha fatto notare sommessamente che per quanto sconfitto il 41% dei cittadini ha votato un altro programma..


Nella controreplica il Sindaco Sonego ha confermato la bontà e la legittimità popolare del programma proposto dalla lista Continua il Rinnovamento per Gaiarine aggiungendo come nel momento in cui dall'opposizione verranno proposte costruttive ci sarà la possibilità di mediare e modificare un programma elettorale a medio/lungo termine sui 5 anni di governo..

Infine l'intervento della Rosada ha ripercorso con amarezza i 5 anni della precedente amministrazione ricordando puntigliosamente le numerose occasioni di scontro e contestazione, anticipando con preoccupata rassegnazione una sorta di resa politica.



Intanto, ad esempio, a Ponte di Piave
http://www.pontedipiave.com/index.php?area=4&menu=98&page=439&lingua=4&idnotizia=380

o a Pordenone
http://www.pnbox.tv/
sezione istituzioni e sottosezione consigli comunali

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08 luglio 2009

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Sempre di più assistiamo ad un generale disinteressamento dei giovani alla vita politica sia a livello locale che nazionale. Questo aspetto è confermato dalla scarsa partecipazione registrata alle recenti elezioni amministrative nel nostro Comune. È necessario chiedersi il perché, considerando che le scelte politiche dei nostri amministratori si ripercuotono in gran parte delle nostre azioni quotidiane.
Noi giovani forse ci sentiamo distanti dal mondo della politica o forse non abbiamo voglia di impegnarci concretamente per il bene comune. Il benessere in cui viviamo ha fatto sì che abbiamo a disposizione tutto quello che ci serve, e per di più a portata di mano. Dobbiamo stare attenti invece che, se in apparenza tutto è “disponibile”, ci sono aspetti che spesso vengono meno (e noi gaiarinesi ne sappiamo qualcosa) come la possibilità di essere interpellati per questioni di nostro interesse.

Gli istituti di democrazia diretta in Italia ci sono. Quelli normati sono due e cioè il referendum e l’
iniziativa popolare, ma l’influenza di tali strumenti è piuttosto marginale. Nuove forme di democrazia diretta stanno emergendo come il Bilancio partecipativo e l’e-democracy che sfrutta le moderne tecnologie informatiche (a tal proposito è interessante il progetto della Regione Veneto chiamato “Veneto e-democracy”).

Un’altra possibilità, che negli ultimi anni si sta diffondendo, è l’istituzione dei Consigli Comunali dei Ragazzi. La L. 28 agosto 1997 n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” ha posto le basi per l’istituzione di questo nuovo organismo, quale importante esperienza educativa per coinvolgere i bambini e i ragazzi al funzionamento dell’attività amministrativa del Comune, per sensibilizzarli sui temi della politica cittadina. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi favorisce il loro sviluppo come giovani cittadini protagonisti consapevoli e attenti custodi della salvaguardia dei tesori locali. La loro attività si traduce in proposte e pareri da sottoporre al Consiglio Comunale (dei Senior) il quale dovrà poi formulare risposte scritte e soluzioni sui problemi posti all’attenzione.
Ne possono far parte i bambini delle classi IV e V della Scuola Primaria e i ragazzi delle classi I, II e III della Scuola Secondaria di Primo Grado. L’elettorato passivo è costituito da tutti i ragazzi della stessa fascia d’età residenti nel Comune. Il funzionamento è simile a quello dei Senior, con l’elezione dei Sindaco e la nomina di consiglieri e assessori che formeranno la Giunta.
È auspicabile che anche a Gaiarine si possa realizzare tale progetto, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo, per la formazione di futuri “cittadini attivi”.
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Stampa, salute, affari... L'influenza suina aumenta il PIL???

Aviaria - E' stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature uno studio che dimostra la pratica impossibilita' di una pandemia da aviaria. Il virus si annida nelle parti profonde dei polmoni il che rende estremamente improbabile una contaminazione aerea da persona a persona. Per mesi ci e' stato raccontato esattamente il contrario. Ci e' stato detto che era solo una questione di tempo e che bisognava prepararsi al peggio. Grandi accordi, quindi, con le case farmaceutiche per la predisposizione di vaccini, acquisti di farmaci antivirali, premurosi consigli per vaccinarsi contro l'influenza tradizionale che, cosi' si diceva, avrebbe dato una parziale copertura anche per l'aviaria.

Antrace - Nel 2001 le spore del carbonchio sono state fatte uscire direttamente dal laboratorio militare di Fort Detrick nel Maryland e inviate mediante posta ai rappresentati democratici.

SARS - L’hanno chiamata “Killer” anche se il tasso di mortalità, l’8,5 %, è relativamente basso rispetto ad altre forme più gravi di polmonite. L’ hanno definita “L’AIDS del nuovo secolo” anche se all’inizio hanno taciuto persino sulla sua esistenza. Poi hanno messo in quarantena centinaia di possibili e probabili contagiati negli ospedali di Hong Kong, Singapore, Indonesia, Filippine, Canada e Thailandia. Tutti improvvisamente a rischio: “La SARS non perdona” ci hanno ripetuto.

Dopo l’aviaria, l’antrace e la S.A.R.S., era solo questione di tempo.

Durante la visita ufficiale del 9 marzo scorso di Sarkozy in Messico, la multinazionale francese Sanofi-Aventis, annunciò di aver raggiunto un accordo con le autorità messicane, per un investimento di 100 milioni di euro per la costruzione di un impianto destinato alla produzione di vaccini antinfluenzali in modo da preparare il paese ad affrontare eventuali pandemie.
Anche le altre case farmaceutiche si erano date da fare, BioCryst Pharmaceutical e Novavax già avevano in produzione l’antivirale consigliato dalle autorità sanitarie, la Roche produceva il Tamiflu che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è efficace contro la nuova influenza. Non c’è bisogno di ricordare che le suddette case farmaceutiche già fecero un sacco di affari con l’altra bufala, quella dell’aviaria, difatti milioni di dosi furono ordinate dalla sola Italia.
“Il Ministero della salute italiano rassicura tutti: l’Italia è in regola con i piani dell’U.E. e nei suoi magazzini sono attualmente stoccati 40 milioni di dosi di antivirali utili ad affrontare una eventuale pandemia di H1N1”. Per essere più precisi, nei nostri magazzini sono disponibili 10 milioni di dosi di Zanamivir (Relenza della britannica GlaxoSmithKline), 60 mila dosi di Oseltamivir (Tamiflu della svizzera Roche), e altre 30 milioni di dosi sempre di Tamiflu.

La situazione oggi sembra abbastanza normalizzata con l’OMS che giornalmente si contraddice aggiornando le sue cifre tenendo il grado di allerta a livello cinque su un massimo di sei con “solo” quattromila casi di contagio in tutto il mondo.
Festeggiano i dirigenti e gli azionisti delle due multinazionali farmaceutiche, la svizzera Roche e la britannica GlaxoSmithKline, produttrici dei farmaci antinfluenzali di cui tutti i governi del pianeta stanno facendo incetta in questi ultimi giorni: il Tamiflu (Roche) e il Relenza (Glaxo). Mentre tutti i titoli di borsa sono in calo, le quotazioni della Roche e della Glaxo stanno guadagnando su tutte le piazze mondiali. Per non parlare delle due aziende che detengono i brevetti dei due farmaci, la californiana Gilead (Tamiflu) - che ha tra i suoi principali azionisti l'ex capo del Pentagono, Donald Rumsfeld - l'australiana Biota (Relenza), i cui indici azionari sono schizzati alle stelle negli ultimi giorni.
Festeggiano anche le multinazionali farmaceutiche che hanno già preso accordi con l'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) per lo studio e la produzione di vaccini contro l'influenza suina: la francese Sanofi Aventis e la statunitense Baxter e la svizzera Novartis.

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07 luglio 2009

Piove, governo ladro?Non solo.. L' estate senza anticiclone: triplicate le piogge torrenziali

Un latitante e un invasore: ecco in breve la spiegazione dei disastri meteorologici di queste ore. Il latitante è il famoso anticiclone delle Azzorre, che non ci fa più da scudo contro le violente perturbazioni occidentali. Il vero e proprio invasore di campo è l' anticiclone libico, che risale spesso fino alle nostre latitudini per soffocarci col suo abbraccio infuocato. E l' estate si profila tutta sotto il segno di queste anomalie, che promettono un alternarsi di ondate di calore e di rovesci improvvisi. «Si tratta di una vera rivoluzione del quadro climatico del Mediterraneo, di cui la nostra Penisola fa sempre più spesso le spese - dice il professor Giampiero Maracchi, climatologo dell' università di Firenze e direttore dell' Istituto di biometeorologia del Cnr - Con un crescendo che si manifesta ormai da una decina di anni, assistiamo alla ripetuta sostituzione del famoso anticiclone Atlantico con quello della Libia». Prima, spiega l' esperto, la tarda primavera e l' estate mediterranea erano caratterizzate, in prevalenza, da bel tempo stabile, garantito dal vasto anticiclone Atlantico che piazzava il suo campo di alte pressioni sopra le Isole Azzorre fino al Mediterraneo, facendo deviare dalle nostre regioni le incursioni del maltempo. «Ora, per motivi legati allo sconvolgimento nella distribuzione delle aree di alte pressioni, l' anticiclone atlantico si indebolisce, oppure si sposta molto più a settentrione, lasciandoci esposti alle perturbazioni provenienti da Ovest, cariche di umidità e di pioggia». Quando non arrivano le raffiche di pioggia e del maltempo, è un altro anticiclone ad approfittarne: «Quello libico, che solitamente staziona sul Nord Africa a circa 30 gradi di latitudine, arriva sempre più spesso fino a 45 gradi, cioè circa alla latitudine di Milano e di Venezia, pompando nel Mediterraneo aria caldissima», precisa Maracchi. Proprio l' alternanza fra queste due anomalie crea le premesse per lo scatenarsi dei disastri meteorologici così frequenti nelle ultime estati. Lo scirocco con l' anticiclone libico che la fa da padrone, carica l' aria sopra le nostre regioni di un' insolita energia. Quando poi è arriva la perturbazione occidentale, lo scontro fra aria calda e aria più fredda crea le condizioni per il manifestarsi delle piogge alluvionali che colpiscono a macchia di leopardo il nostro territorio. «Così potrebbero essere le prossime estati - avverte Maracchi -, con ondate di calore violente, non dissimili da quelle che si registrarono nel 2003, alternate da periodi di instabilità o da precipitazioni intense». Questo tipo di anomalie, precisa l' esperto, ci sono state anche in passato, ma le statistiche indicano che ora sono triplicate di numero: il cambiamento è inequivocabile. Anche il regime delle piogge sta cambiando. In questo caso l' anomalia sta non tanto nelle variare delle precipitazioni totali, ma nella quantità di pioggia che cade in un singolo rovescio. «Assistiamo, in diverse località, a precipitazioni che concentrano, in un singolo evento, da 50 a 100 millimetri di pioggia, cioè tanta quanta ne può cadere in un intero mese». Precipitazioni che l' esperto non esita a definire ormai simili a quelle che caratterizzano il monsone indiano o quello africano. Alluvioni, esondazioni e frane diventano fenomeni altamente probabili. Sulle cause più profonde di questi fenomeni Maracchi non ha dubbi: «Sono la conseguenza del riscaldamento globale».
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02 luglio 2009

Non metteteci addosso etichette!

Oggi la Tribuna di Treviso ha pubblicato questo articolo sul nostro incontro con il sindaco Sonego di martedì scorso.

Gli ecologisti vanno dal sindaco 
l'associazione «Fora par fora» chiede più partecipazione

GAIARINE. Una delegazione del gruppo «Fora par fora» con in testa Fiorenzo Fantuz ha incontrato martedì il sindaco Loris Sonego. L'associazione di ispirazione ambientalista sorta negli scorsi mesi e formata da un gruppo di gaiarinesi che mira alla partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa, ha portato al sindaco una serie di richieste, prima tra tutte la possibilità di organizzare periodicamente degli incontri con l'amministrazione comunale nelle varie frazioni per conoscere l'andamento della politica ed eventuali istanze dei residenti. E' stata richiesta anche la possibilità di registrare i consigli comunali e assegnare degli spazi ai cittadini nel periodico comunale «Gaiarine notizie». Inoltre il gruppo, che ha fatto le sue fortune con un blog su internet che ha avuto già 10 mila visitatori, ha sollecitato il primo cittadino a migliorare il sito internet del Comune.
(di. b.) (La Tribuna di Treviso, 2 luglio 2009)

Vorremmo chiarire un paio di punti, al fine di evitare un'etichettatura giornalisticamente comoda ma completamente sbagliata.


Il primo
vogliamo che sia chiaro che foraxfora NON è un gruppo ecologista. Su 20 persone che partecipano regolarmente alle attività, solo 5 possono definirsi ecologisti (per il loro impegno passato e/o presente). é evidente quindi che ci troviamo di fronte a un nuovo soggetto politico che nei prossimi mesi manifesterà pienamente le proprie caratteristiche.

Il secondo
foraxfora NON è un’associazione (men che meno ambientalista), ma un gruppo informale di cittadinanza attiva (come abbiamo più volte affermato), che intende avere un ruolo attivo nella vita politica comunale, coinvolgendo direttamente il maggior numero di cittadine e cittadini.

Per questi motivi chiediamo maggiore attenzione ai giornalisti.
Non intendiamo lasciarci appiccicare addosso l’etichetta di ambientalisti, che consideriamo limitante e soprattutto non veritiera.
Non siamo un gruppo one issue, cioè con un solo obiettivo politico.
Al contrario intendiamo occuparci alla stesso modo di economia, politica, cultura, società e ambiente.

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