Ricevo da un amico da molti anni presidente di seggio e
doverosamente pubblico anche per sfatare qualche bufala metropolitana.
Più di qualcuno tra amici e conoscenti (sapendo che
sono da un po’ di anni presidente di seggio) mi ha chiesto chiarimenti sugli
appelli online che continuano a circolare sulla possibilità da parte
dell’elettore di rifiutare la scheda elettorale e di far mettere a verbale
proteste di vario contenuto.
L’argomento non è complesso ma è composto, provo
a mettere ordine.
Ci sono anche molti blog che spiegano bene la
questione (cioè che per vari motivi è una bufala), uno molto chiaro è
questo:
http://acacciadibufale.wordpress.com/2013/02/06/il-rifiuto-della-scheda-elettorale-4/
NB. Le fonti (anche se non citate esplicitamente
per non appesantire il testo) sono: Circolari esplicative del Ministero Interno
per le Elezioni Politiche 2013, Istruzioni per le operazioni degli uffici
elettorali di sezione (il manualino per presidenti di seggio e scrutatori),
Manuale Elettorale dell’Ufficio Studi Camera Deputati, Testo Unico D.P.R.
361/1957 aggiornato ad oggi.
“VOGLIO RIFIUTARE LA SCHEDA E FAR METTERE A
VERBALE CHE ‘LA CLASSE POLITICA NON MI RAPPRESENTA’, NON POSSONO
IMPEDIRMELO”
Bisogna partire dall’inizio, i casi che si
possono verificare al riguardo sono
CASO A) - riconsegna immediata della scheda
L’elettore si presenta con tessera elettorale e documento, viene
identificato come elettore della sezione e avente diritto al voto, E
RITIRA la scheda.
A questo punto :
- se entra in cabina, vota
all’interno della cabina, esce con la scheda ripiegata, la inserisce nell’urna
senza indugio artificioso e riconsegna la matita, IL VOTO E’ VALIDO e l’elettore
viene conteggiato tra i votanti .
- se l’elettore non vota all’interno della
cabina (e in questo caso è compresa anche l’eventualità in cui l’elettore
riconsegni la scheda senza entrare nella cabina) IL VOTO E’ NULLO (cioè la
scheda dovrà essere dichiarata nulla e inserita nella busta apposita come da
istruzioni in dotazione ai seggi, quindi verrà computata in fase di scrutinio
tra le schede nulle) e l’elettore viene conteggiato tra i votanti .
CASO B) - il famigerato ‘rifiuto della scheda’
con verbalizzazione del fatto che ‘la classe politica non mi
rappresenta’
L’elettore si presenta con tessera elettorale e documento,
viene identificato come elettore della sezione e avente diritto al voto,
rifiuta la scheda cioè non la tocca nemmeno, manifesta la volontà di
astenersi completamente dal voto e di mettere a verbale questa sua
volontà.
Questa eventualità non è è stata prevista
ESPLICITAMENTE dal legislatore, ci si rimette al riguardo all’indicazione del
Ministero dell’Interno che riporto integralmente e poi commento:
“si ritiene
che, in tali evenienze, il presidente del seggio -al fine di non rallentare il
regolare svolgimento delle operazioni- possa prendere a verbale la protesta
dell’elettore e il suo rifiuto di ricevere la scheda, purchè la verbalizzazione
sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso
delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta,
allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore medesimo ritenesse di voler
consegnare al seggio. Per quanto attiene la rilevazione del numero degli
elettori, appare utile rammentare che coloro che rifiutano la scheda non
dovranno essere conteggiati tra i votanti della sezione elettorale”.
Cioè: se l’elettore vuole verbalizzare che
rifiuta di votare, che la classe politica non lo rappresenta, purchè non faccia
perdere troppo tempo, i componenti del seggio glielo faranno mettere a verbale
sotto il paragrafo ‘Proteste e reclami’.
CONSIDERAZIONI SUL CASO B) E SU QUANTO
IMMEDIATAMENTE SOPRANel caso
vogliate rifiutare la scheda e far mettere a verbale delle vostre
considerazioni, dovete sapere che non le vedrà NESSUNO a parte i componenti del
seggio e forse l’Ufficio Elettorale Comunale (quanto meno, non le vedrà nessuno
di quanti voi avreste voluto le vedessero)
Tutte le comunicazioni alle
Prefetture (e da lì al Ministero dell’Interno) sono inviate infatti come
riepiloghi tabellari, ovvero
ELETTORI AVENTI DIRITTO AL VOTO: TOT (Maschi
tot, Femmine tot)
ELETTORI VOTANTI : TOT (Maschi tot, Femmine tot)
VOTI
VALIDI: TOT
SCHEDE BIANCHE: TOT
SCHEDE NULLE: TOT
Voti validi lista n.1
: TOT, lista n. 2: TOT e così via
Quindi se il vostro obiettivo è far arrivare il
messaggio della disaffezione al voto o della sensazione di non essere
rappresentati dalla classe politica:
- o non andate proprio a votare, e
quindi verrete compresi nel numero degli astenuti (ma se posso esprimere una
considerazione personale è come stare alla finestra e lasciar decidere gli altri
senza battere ciglio, per di più non esercitando quello che è IL diritto del
cittadino per antonomasia, il voto in democrazia, che adesso viene dato per
scontato ma per il quale nonni, bisavoli e trisavoli hanno sacrificato la vita o
la salute)
- o andate a votare e annullate la scheda, potete ad esempio
scrivere all’interno della scheda quelle considerazioni che vorreste far mettere
a verbale: in questo modo risulterete in una statistica precisa, le schede
nulle, che sono l’unica espressione possibile di malcontento ‘attivo’, che cioè
non sia la mera astensione del punto precedente.
Di fatto il caso b) del rifiuto della scheda
produce le stesse conseguenze pratiche di una astensione (elettore non
conteggiato tra i votanti, verbalizzazione che non rientra in nessuna
statistica). Cioè è vero che “non possono impedirmi di rifiutare la scheda e di
far mettere a verbale etc etc” ma anche se lo faccio all’atto pratico non serve
a nulla, è come se fossi rimasto a casa.
Fate anche attenzione che la
legge prevede un apparato sanzionatorio circostanziato da una parte per i
componenti del seggio (ad es. il segretario non può rifiutarsi di verbalizzare
pena sanzioni varie), ma dall’altra per chiunque ad es. “turbi il regolare
svolgimento delle operazioni di voto”; ricordate che all’interno del seggio i
componenti del seggio sono pubblici ufficiali, e possono avvalersi della forza
di Polizia che presidia il seggio (di solito la Guardia di Finanza). Morale:
inutile alzare i toni da una parte e dall’altra, molto meglio usare il buon
senso.
“NON VOTO SCHEDA NULLA O BIANCA PERCHE’
ALTRIMENTI IL MIO VOTO VA AL PARTITO CHE NE PRENDE DI PIU’”.
NON E’ COSI’. Tutte le operazioni di
attribuzione dei seggi vengono fatte SULLA BASE DEI VOTI VALIDI. Cioè nei
prospetti riepilogativi (le somme di tutti i voti a livello nazionale o
regionale) vengono presi in considerazione per l’attribuzione dei seggi SOLO I
VOTI SCRUTINATI COME VALIDI, che NON comprendono le schede bianche e le schede
nulle.
Ripeto: per l’attribuzione dei seggi (e questo
vale oltre che per le Elezioni Politiche, in qualsiasi altro tipo di
Consultazione Elettorale esclusi i referendum dove c’è il quorum ma non ci sono
seggi) vengono presi in considerazione SOLO I VOTI SCRUTINATI COME VALIDI, che
NON comprendono le schede bianche e le schede nulle.
Se uno va a cavillare può obiettare
- che c’è
il premio di maggioranza, che cioè la coalizione che prende più voti degli altri
ha un premio in seggi che le consentono di avere una maggioranza salda e quindi
io non votando non contribuisco a questo premio: la risposta è che, sia che io
voti scheda bianca, nulla, rifiuti la scheda o stia a casa (che, abbiamo visto,
è lo stesso) il risultato non cambia, perché il premio di maggioranza se lo
aggiudica chi prende il maggior numero DI VOTI VALIDI, in cui (come abbiamo
visto) non entrano bianche, nulle e (ovviamente) astensione.
- che ci sono le
soglie di sbarramento, cioè se un partito o una coalizione non prende abbastanza
voti non viene ammesso alla ripartizione dei seggi: ma anche qui la percentuale
minima da superare è di VOTI VALIDI PER QUEL PARTITO O COALIZIONE sul TOTALE
VOTI VALIDI, quindi ancora una volta bianche, nulle e astensione non
c’entrano.
“QUANDO FANNO LO SCRUTINIO, PRENDONO LE
SCHEDE BIANCHE E LE VOTANO COME VOGLIONO”
In un seggio elettorale al momento dello
scrutinio ci sono le 6 persone del seggio (presidente, segretario, 4
scrutatori), i rappresentanti di lista, e tutti gli elettori della sezione che
ne fanno richiesta. Le schede vengono scrutinate dal presidente, il voto viene
annotato da due scrutatori in parallelo su due verbali e le schede vengono
comunque toccate solo dai componenti del seggio. La faccio breve e mi concedo
anche una battuta: se riesce a prendere una scheda bianca e a votarla a suo
piacimento, il presidente o qualunque componente del seggio è francamente
sprecato là dentro, dovrebbe fare il prestigiatore, o il truffatore
internazionale, qualcosa che gli faccia fruttare meglio le sue doti, voglio
dire.
Scherzi a parte, almeno in questo caso c’è una
risposta semplice ed efficace: se per quanto riguarda le schede bianche temete
brogli elettorali, non votate scheda bianca, rendete la scheda nulla scrivendoci
sopra quello che volete e siete a posto.
PS se trovate inesattezze o errori
segnalatemeli
PPS troverete lo stesso post su feissbucc
(destinato al pubblico più ggggiovane, il testo è identico)
Ciao.