10 febbraio 2011

Consiglio Comunale del 04/02/2011: cronaca

È un venerdì pomeriggio di febbraio..
Sono le 17.30 e si potrebbe pensare al momento migliore per un gradevole tè all'inglese.. no no no,
c'è il Consiglio Comunale, l’ordine del giorno prevede un unico punto:
Piano di recupero di iniziativa privata deno
minato “Ex polveriera” riapprovazione a seguito di annullamento giurisdizionale della delibera consiliare 19 Maggio 2009, n°28.
Si parte però con due interrogazioni urgenti presentate dal Consigliere Rosada.
La prima interrogazione mettendo in luce come l’alluvione del 2 novembre 2010, che ha colpito la zona del Saccon di Albina, sia dovuta ad interventi non congrui fatti sugli argini, alla mancata pulizia di fossi e a tombinamenti non adeguati a garantire un deflusso regolare dell’acqua, motivo in qualche caso di vere e proprie strozzature, chiede all’amministrazione che cosa intenda fare per rimediare alla situazione creatasi.
Risponde il sindaco dichiarando che sono stati fatti dei sopralluoghi da parte dei tecnici comunali e che si provvederà al più presto a togliere le strozzature ad eseguire degli interventi sia di sistemazione degli argini sia di pulizia dei fossi.
La seconda interrogazione chiede come mai l’amministrazione invece di trovare un accordo bonario con una famiglia di Francenigo costretta dal 2004 a vivere, a causa di lavori commissionati dal comune e non eseguiti a regola d’arte, con lo scantinato impregnato di liquami, si sia invece costituita in giudizio contro di essa!
Il sindaco risponde che è quasi un atto do
vuto, perché «non s’è capito molto bene.. sembra ci sia di mezzo già una sentenza di condanna della ditta esecutrice, dei progettisti.. ma la loro assicurazione si è appellata .. e allora il comune .. bla, bla, bla..»
Quasi sicuramente sono tutte giustificazioni motivate e condivisibili..
ma dal 2004 questa famiglia vive con i liquami in casa e purtroppo anche con gli avvocati, che deve e dovrà pagare per avere giustizia.

Il consigliere Rosada rivolgendosi ai consigl
ieri di maggioranza chiede se fossero loro a vivere in prima persona la stessa situazione, cosa penserebbero del comune?
Nessuna reazione, nessuno scatto di partecipazione e dignità.. solo un silenzio ottuso e ostinato, un silenzio che sembra dichiarare la loro presenza funz
ionale agli argomenti trattati: del tutto ornamentale nel caso di semplici cittadini e servilmente proni nel regalare metri cubi a gogò ai potenti..
Ed infatti si arriva al clou.. ai metri cubi a gogò… alla Ex polveriera.
E attenzione, cortesi e
pazienti lettori:
da qui entriamo in una dimensione dove concetti quali Spazio e Tempo si perdono e si confondono, e dove tu
tto quel che è stato ed è potrebbe non essere e sarebbe non possibile per tutti gli umani tranne che per chi fu uomo ma ora è.. MegaloSindaco!
In seguito alla decisione del TAR che ha annullato una delibera per un vizio di procedura - essendo stata approvata in periodo elettorale - si ripresenta pari pari la stessa delibera venti mesi dopo per legittimare l'intero procedimento.

Che, nel frattempo, e nonostante l'
evidente irregolarità, è andata avanti creando così una situazione paradossale.
Lavori iniziati sulla base di un atto amministrativo annullato che a sua volta ne ha generati altri.
.
tutti illegittimi e viziati?

o legittimi formalmente?

o ufficialmente viziati?
o viziosamente formali?
o legittimamente viziati?
... Non è dato sapere..
Per il MegaloSindaco – manco a dirlo - è solo una questione di forma, sanata la quale tutto s'aggiusta..

In realtà si deliberò allora nel 2009 fregandosene delle regole, e si aggiusta oggi nel 2011 fregandosene dell'etica..

Tanto le regole sono i lacci e lacciuoli che limitano la libertà di fare ciò che si vuole: questo ormai è il messaggio trasversale dilagante nel nostro paese..

.. qui si regalano metri cubi a gogò a qualcuno ..

.. là si regalano banconote a qualcun’altra ..

Un primo intervento del consigliere Rosada mette in luce come nella seduta del 19 maggio 2009, in piena campagna elettorale, fossero stati tre i piani urbanistici approvati, e conseguentemente, se il Tar ne ha annullato uno perché su questo dei cittadini avevano fatto ricorso, anche gli altri due, che non sono stati impugnati, sono parallelamente illegittimi.
Per cui siamo di fronte ad un’Amministrazione che durante la campagna elettorale ha fatto qualche bel regalo a chi ha voluto, sbattendosi allegramente le sfere della legge.

Su richiesta del consigliere Poles, vengono rilette le sintesi delle osservazioni, e quindi messe
ai voti. Grazie a questa richiesta abbiamo il privilegio straordinario di ascoltare la viva voce del giovane assessore alla viabilità e lavori pubblici Presotto: è un evento straordinario e negli anni a venire sarà ricordato e celebrato.
Ma qui accade l’impossibile, l’inarrivabile, l’inattuabile: il MegaloSindaco sfodera i suoi poteri, attiva la sua CronoForza, annulla spazio e tempo (la ragione è venuta meno da molto ormai), e incurante dei paradossi spazio-temporali, fa votare nel 2011 consiglieri diversi dal 2009 su un argomento che tratta e presenta luoghi e situazioni del 2009 ma modificate proprio in seguito a quell’atto del 2009 e non più corrispondenti per questo ora, nel 2011, a quel che nel 2009 si presentava per la delibera..
Suspence..

Si è posta il problema la maggioranza?

Oh, è vero, la ragione latita, i metri cubi premono, il potente scalpita (mica ha la me..da in casa, lui)..

Ovviamente la maggioranza vota come due anni fa..

Spiaccicato spiaccicato..

Visto il taglio scientifico di questa cronaca derivato dalle riflessioni su Spazio e Tempo, potremmo quindi formulare la novella proprietà Confermativa/Sostitutiva che così potrebbe recitare:
Confermando un Sindaco e sostituendo i Consiglieri il risultato non cambia!

La minoranza non partecipa al voto: refrattaria al potere della CronoForza non può votare nel 2011 fingendo di essere nel 2009.

Addirittura comica l'ottava votazione, ripetuta poichè l'occasionale distrazione di due consiglieri di maggioranza ne aveva impedito la partecipazione al voto.. e non sia mai che il MegaloSindaco, novello Mangiafuoco, non abbia l’unanimità dei suoi buratt.. pardòn, consiglieri.
Intervengono sia il consigliere Poles sia Antoniolli sottolineando l’odierna modifica dei luoghi e come le tavole allegate alla delibera non riportino lo stato di fatto dei luoghi così come sono ora, ma quello di due anni fa. Si insinua anche la possibilità che a causa di un esproprio per la costruzione della circonvallazione, anche la proprietà non corrisponda appieno a quella riportata nelle tavole.

Interviene finalmente in modo pregnante e significativo anche l'indecifrabile consigliere Ashraf Masih che si rivolge cortese e mellifluo al Presidente del Consiglio - precisiamo si tratti del MegaloSindaco anche se per un momento il parallelo all'analoga carica nazionale vien spontaneo - e chiede il permesso di andarsene, impegni urgenti concomitanti e indifferibili lo richiedono altrove (nello spazio? nel tempo? chissà..).
C’è quindi un secondo intervento del consigliere Rosada che chiede, tra l’altro, l’invio del fascicolo della Ex Polveriera alla Procura della Repubblica.
Toccante il Segretario Comunale quando interviene per sottolineare come non fosse lui «il segretario comunale quale 13° consigliere di maggioranza» definito dal consigliere Rosada nella sua
memoria formulata quasi due anni addietro..
Interviene anche il Consigliere Scandolo che mette in evidenza i danni provocati alla comunità dai casini causati dal sindaco e chiede anche lui l’invio del fascicolo alla Procura della Repubblica.

Ma come accade anche nelle migliori famiglie politiche dove commedia e tragedia si intrecciano, all’interno della maggioranza si stava consumando il dramma pietoso e straziante del consigliere Modanese, in evidente silenzioso disagio in mezzo a quello che fu il suo schieramento di maggioranza..
E tanto disperato imbarazzo quasi ci muove a compassione, spronandoci ad una parola di conforto ma anche di benevolo rimprovero verso quelle sue scelte del 2009 tanto convinte e consapevoli, rivelatesi nel 2011 altrettanto critiche e negative.

Si chiude a quel punto il Consiglio.

Ma il fuori programma incombe..

Il consigliere Rosada chiede al sindaco se avesse da comunicare qualcosa ai consiglieri.

MegaloSindaco
: «No.. nulla da comunicare.»

Rosada
: «Ma le dimissioni della Modanese da Assessore?»

MegaloSindaco
: «Ah, le dimissioni..»

Rosada
: «Ma sono state accettate?»

Modanese
: «Irrevocabili!»

Rosada
: «Ma la giunta non può deliberare mancando un Assessore..»

Segretario
: «Ma si vota a maggioranza..»

Rosada
: «Non c’entra, deve essere nominato un altro assessore..»

Segretario
: «..» forse si stava chiedendo chi fosse il 5° assessore.. di minoranza!

MegaloSindaco
: «Provvederemo.»

Qui termina anche il dietro le quinte, anzi il fuori Consiglio.

E così finiscono i cittadini di Gaiarine in balia di un MegaloSindaco che fa del fregarsene di tutti e di tutto la sua qualità migliore, anzi rimanendo in tema, il suo miglior superpotere: la ChisseneForza.

In quale comune il Sindaco non mette al corrente delle dimissioni di un suo Assessore il Consiglio Comunale?

Nel comune di Gaiarine accade..
Forse sta pensando di rifare le elezioni del 2009 presentando la sua lista del 2011?
Certo, quel «Provvederemo» pronunciato dal MegaloSindaco ci inquieta non poco..

Mangiafuoco aveva la cruenta abitudine di destinare i suoi burattini usati a ravvivare il fuoco necessario a cuocersi la cena..
ExAssessore Modanese.. stia all’erta e, possibilmente, vesta ignifugo!