30 marzo 2010

Semo a.. post! (16)

Castigat ridendo mores
che non significa il castigo per chi ride è la morte come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio, ma correggere i (mal)costumi deridendoli !



26 marzo 2010

27 Marzo 2010 è l'Ora della Terra


Il 27 marzo dalle 20.30 aderisci all’evento globale del WWF – L’ora della Terra.


In tutto il pianeta si spengono le luci per un’ora.

Monumenti, palazzi, negozi, appartamenti. Comunità, scuole, singole case.
Un appuntamento planetario che quest’anno ha un significato ancora più forte: è il nostro modo per dire ai potenti che dopo il deludente vertice di Copenhagen noi non molliamo.

Continuiamo a chiedere un accordo globale sul clima efficace e vero.

Se vivi su questo pianeta, non puoi mancare. Clicca qui

25 marzo 2010

Semo a.. post! (15)

Castigat ridendo mores
che non significa il castigo per chi ride è la morte come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio, ma correggere i (mal)costumi deridendoli !



Cristianisti e atei devoti

Cristianismo indica nella pubblicistica politica italiana la posizione di alcuni intellettuali che ritengono indispensabile per la salvaguardia dei principi politici di libertà e democrazia della civiltà occidentale la tutela della tradizione cristiana, a prescindere dalla propria eventuale fede cristiana. Per riferirsi a quei membri di questa corrente politico-ideologica che, benché atei, tendono a difendere le idee e le posizioni della Chiesa cattolica, si fa spesso uso in ambito giornalistico del termine ateo devoto, un ossimoro ironico utilizzato da Eugenio Scalfari.
Cristianisti e atei devoti sostengono la necessità di una riaffermazione dei valori cristiani come fondamento dell'Occidente in uno scenario di espansione dell'Islam. Da notare che a differenza dei cattolici che sostengono posizioni politiche vicine al conservatorismo, queste personalità spesso non nascondono di essere personalmente su posizioni agnostiche o atee rispetto alla problematica religiosa. I sostenitori dell'importanza del cristianesimo come radice della civiltà occidentale ritengono che l'eventuale declino dei valori cristiani porterà immancabilmente anche alla scomparsa del modello culturale europeo e occidentale basato sulla democrazia e la libertà.
da Wikipedia

« So che il mio, in questa sede e in questo contesto, è un difficile compito. Cattolico, tradizionalista, uomo d'ordine e di forte senso dello Stato, potrei forse ancora dirmi “di destra”. Da anni non mi considero né mi autoqualifico più in tal modo: ma vedo che così continuano a etichettarmi; confesso che la cosa mi secca un po', tuttavia lascio correre. Ma la mia tensione verso la giustizia sociale e il mio convinto europeismo m'impediscono di provar la minima simpatia per una destra che ormai ha scelto quasi all'unanimità il liberismo e l'atlantismo più sfrenati e che sovente ostenta anche un filocattolicesimo peloso, strumentale, palesando di ritener la Chiesa cattolica solo un baluardo dell'ordine costituito (l'“ordine” di lorsignori) e del benpensantismo conformista. »
Franco Cardini, storico e saggista
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21 marzo 2010

Semo a.. post! (14)

Castigat ridendo mores
che non significa il castigo per chi ride è la morte come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio, ma correggere i (mal)costumi deridendoli !





20 marzo 2010

Quién sabe? Che tradotto...

... significa: chi lo sa? Chi lo sa che cosa sta facendo il nostro Sindaco (e con lui tutti gli amministratori del Comune) che, mesi or sono, aveva rassicurato la cittadinanza affermando che nella primavera di quest'anno i pesanti problemi del traffico nei nostri centri urbani sarebbero stati risolti?
Ecco, domani è il 21 marzo, comincia la primavera e, volendo essere "costruttivi", ci piacerebbe elencare i successi della nostra Amministrazione, ma o siamo particolarmente disattenti o è tutto in alto mare (o per aria, scegliete voi).
Facciamo un breve elenco delle richieste (dei cittadini) e delle rassicurazioni (degli amministratori) disattese:
- non sono stati effettuati controlli sulla qualità dell'aria;
- il lavori della circonvallazione di Gaiarine sono fermi;
- il casello di Godega (Pianzano) dell'autostrada A28 non è stato riaperto, né è stata ultimata la bretella che lo deve unire alla strada statale 13 "Pontebbana" (presupposto necessario alla riapertura del casello, secondo le sentenze della giustizia amministrativa);
- il termine di consegna dei lavori di completamento dell'autostrada A28, previsto in aprile, potrebbe un ulteriore slittamento per problemi legati al "pagamento da parte della committenza per l’avanzamento delle opere" (vedi articolo del Gazzettino di Treviso di ieri).
Quindi, se la mente non ci inganna (e vorremmo davvero sperare che così fosse), il gran attivismo del Sindaco Sonego non ha sortito effetto.
Ma vogliamo essere costruttivi e, considerando che la primavera dura tre mesi, chiediamo al nostro Sindaco (e con lui gli altri amministratori del nostro Comune) di dare prova di ragionevolezza e di trasparenza nei confronti dei suoi concittadini, nei nostri confronti. Chiediamo che l'Amministrazione Comunale di Gaiarine informi la cittadinanza, in maniera puntuale e precisa, secondo i propri doveri istituzionali, su:
- l'attuale stato di avanzamento dei lavori della circonvallazione di Gaiarine;
- l'attuale stato di avanzamento dei lavori della bretella di collegamento tra il casello autostradale di Godega (Pianzano) e la strada statale "Pontebbana";
- l'attuale stato di avanzamento dei lavori di completamento dell'Autostrada A28 Conegliano-Portogruaro (nonché sui tempi previsti di inaugurazione).
Chiediamo inoltre che siano avviati i controlli sulla qualità dell'aria sulle principali strade del Comune.

Per finire vorremmo aggiungere una piccola richiesta che riguarda lo stile amministrativo. Chiediamo che il nostro Sindaco (e con lui gli altri amministratori) smetta di fare dichiarazioni e promesse che non hanno alcun seguito reale, frutto della (loro) necessità di chiudere positivamente un incontro o una riunione pubblica. Abbiamo avuto più volte l'impressione della totale mancanza di reale interesse per le questioni discusse, nonostante le rassicurazioni e le promesse. A dichiarazioni e promesse fatte a diversi soggetti non sono seguiti i fatti. Non siamo gli unici che se ne sono accorti. La (non) gestione della questione del traffico è solo il caso più evidente. Chiediamo che venga ristabilito il rispetto tra amministrati e amministratori, attraverso il mantenimento della parola data.
Chiediamo troppo?
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15 marzo 2010

IV GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA Rallentare quando possiamo Correre quando dobbiamo

L'Arte del Vivere con Lentezza è un'organizzazione di volontariato che si occupa di comunicazione sociale per il benessere delle persone a livello mondiale, senza dimenticare l'ambiente e il sostegno concreto a piccole realtà dei paesi meno avvantaggiati.
In un mondo sempre più votato alla velocità e alla complessità, rallentare a livello individuale è dunque il primo passo per poter vivere meglio, superare le difficoltà, vincere la paura dell'incertezza, trovare soluzioni e recuperare la fiducia nel futuro, anche in momenti di grave crisi economica come quelli che stiamo vivendo.
Il prossimo miracolo economico e sociale sarà frutto di mille piccole azioni di mille piccole persone che si moltiplicheranno all'infinito. La nostra mission è incoraggiare la fiducia nel futuro e sostenere l'impegno di ogni singola persona nella costruzione di un tessuto sociale in accordo con le diverse esigenze e latitudini.

“Voi conoscete il motto che Pierre de Coubertin ha riattivato per le Olimpiadi: citius, più veloce, altius, più alto, fortius, più forte. Questo è il messaggio che oggi ci viene dato. Io vi propongo il contrario: lentius, più lento, profundius, più profondo, suavius, più dolce. Con questo motto non si vince nessuna battaglia frontale, però si ottiene un fiato più lungo”. (Alexander Langer, + 3 luglio 1995)

I nostri primi 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita
  1. Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
  2. Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
  3. Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell'uscita (questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in ascensore)
  4. Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara...
  5. Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer... se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
  6. Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città
  7. Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
  8. Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
  9. Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
  10. Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
  11. La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
  12. Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
  13. Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
  14. Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.

... e i 7 comandalenti in cucina
  1. Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate... crediamoci!
  2. La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un'ottima scelta per controllare colesterolo e peso.
  3. E' scientificamente provato che l'acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?
  4. Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l'olfatto, il gusto ... anche l'udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).
  5. Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.
  6. Evitiamo il "due in uno"! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.
  7. Non precipitiamoci ... il cinema, la lavastoviglie, l'ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano

11 marzo 2010

La scuola va a rotoli

I continui tagli ai fondi delle scuole, fanno sì che ai nostri figli venga progressivamente sottratto il diritto ad una scuola non solo di qualità, ma persino che garantisca la sicurezza.
Gli ultimi tagli hanno provocato:

- giornate di lezione perse per mancanza di personale interno a disposizione e per mancanza di fondi per nominare supplenti
- classi troppo numerose a dispetto della qualità della didattica e in violazione delle norme sulla sicurezza

- scomparsa delle compresenze con conseguente impossibilità di gestire recuperi e approfondimenti
- insegnanti di sostegno negati

- difficoltà a gestire tempo mensa e gite scolastiche

- progetti cancellati

- gessi, libri, carta, detersivi e carta igienica centellinati o mancanti

- ore di pulizia tagliate

Il neonato "Coordinamento Nazionale Comitati e Genitori della Scuola"
promuove una "campagna nazionale di sensibilizzazione e protesta, civica e apartitica, e che coinvolga i genitori in quanto tali", eleggendo a simbolo dell'iniziativa "un semplice rotolo di carta igienica".
Dopo un'analisi dello stato deficitario in cui versano i bilanci delle scuole, il Comitato chiede a "ogni coordinamento, comitato, gruppo, presidente o membro di Consiglio di Istituto/Circolo o di Comitato Genitori e singolo genitore" di organizzare una raccolta di rotoli di carta igienica "magari con un banchetto davanti alla scuola", con annessa raccolta di firme.
E poi di preparare un grande pacco coi rotoli e le firme e di spedirlo al MIUR (Ministero della Pubblica Istruzione), documentando il tutto anche con foto e filmati.
Rot
oli che saranno depositati davanti agli Uffici Scolastici Provinciali o alle Prefetture.
La manifestazione a Pordenone è organizzata per venerdì 12 marzo alle ore 13.30-14.00 davanti al Provveditorato Provinciale agli Studi di Pordenone (via Concordia Sagittaria n. 1, vicino alla Fiera Vecchia)
.
È una dimostrazione pacifica, per sottolineare che siamo arrivati a toccare il fondo.

È importante esserci sotto nessuna sigla sindacale e nessun simbolo di partito ma come cittadini che vogliono mantenere la scuola pubblica: un diritto per tutti e di tutti!
il Comitato Genitori di Pordenone

09 marzo 2010

Dopo l'assessore Sandro Sandri «vaccinaro» il DG ARPAV Andrea Drago «incenerentolo»

Dobbiamo tornare sul post pubblicato il 30/01/2010 per un utile approfondimento.

Ora: nella pura logica del profitto e del tornaconto economico si può capire che Unindustria Treviso recrimini sullo stop agli inceneritori in regione..

ma come interpretare un burocrate (che tale è il direttore generale Drago) che dà in modo gratuito dell'ignorante preconcetto ai medici del Registro Tumori del Veneto e dell'Ordine dei Medici di Venezia che, nelle raccomandazioni di uno studio pubblicato sul Quaderno della Salute 4/2010 «Dati ed analisi per la prevenzione e la tutela della salute pubblica a cura del Registro Tumori, Registro Mesoteliomi, Oridne dei Medici, Comune di Venezia e (udite! udite!) ARPAV», affermano (testuale) a conclusione della sezione 1 (introdotta dal rassicurante titolo Nel Veneto una maggiore incidenza di cancro rispetto al resto d’Italia):
"L'indagine nel suo complesso suggerisce che lo smaltimento dei rifiuti segua percorsi alternativi a quello dell'incenerimento dal momento che si rende responsabile della dispersione in atmosfera di cancerogeni che oltre a riconoscere una molteplicitS di cellule bersaglio sono in grado di agire per effetto di una bio-accumulazione. Un fenomeno difficilmente evitabile da misure di prevenzione basate sul solo contenimento delle concentrazioni di inquinante ammesse per singole fonti di emissione in atmosfera. Le politiche ambientali dovrebbero porre al centro delle proprie strategie la riduzione della produzione dei rifiuti come necessario obiettivo di prevenzione primaria." ??
Questa pubblicazione la trovate qui e val la pena leggerla poichè anche nell'ottica dell'inquinamento da traffico cittadino diventa istruttiva e preoccupante solleticando le orecchie del nostro Sindaco di Gaiarine che sta aspettando beatamente la primavera per trovarsi magicamente risolto il congestionato traffico nei centri abitati di Gaiarine e Francenigo.
Nella terza sezione Effetti dello smog - Impatto dell'inquinamento atmosferico sulla salute di genere così è riportato:
"È noto che i principali determinanti della qualità dell'aria sono: la mobilità motorizzata, i sistemi di riscaldamento, le immissioni in circolo di sostanze chimiche da insediamenti produttivi e dagli inceneritori. Su questi elementi si deve agire, se si vuole guadagnare nella qualità dell'aria. Il trasporto motorizzato, come sostenuto autorevolmente anche dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità - che in questo caso val la pena citare, vista la figuraccia sull'influenza suina-), è indubbiamente una delle fonti più importanti di agenti inquinanti pericolosi (ossidi di azoto, benzene, ozono e soprattutto il particolato fine, come PM10 e PM2,5 ed ultrafine, ossia di dimensioni submicroniche) che producono situazioni di rischio per la salute umana ed in particolare per quella dei bambini."
Infine: gli organi di informazione diano sempre e sempre e sempre la giusta risonanza anche a documenti ufficiali come quello sopracitato che sbugiardano gli slogan propagandistici di politici e burocrati ammanicati, imparando a domandarsi sempre e sempre e sempre di fronte a certe dichiarazioni: "ma a chi conviene?" e la risposta conseguente e logica attribuirebbe in modo più corretto l'epiteto di "irragionevole, pregiudizievole e ignorante"
.

08 marzo 2010

E bravo il nostro sindaco

E bravo il nostro sindaco, sempre all'altezza della situazione.
Fino a qualche tempo fa snobbava gli impianti fotovoltaici, adesso dal magico suo cilindro ne escono ben due da 1 mega Watt ciascuno.
Naturalmente la strada più breve per realizzare ciò, è quella di occupare ancora del suolo agricolo e i fortunati proprietari, perché di affare si tratta, sono due, Renzo Campion e Franco Presotto. Sicuramente piazzare pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati industriali, sulle tettoie, sulla parti scoperte delle numerose aree gia compromesse del Comune, avrebbe impegnato di più il nostro sindaco e l'affare non sarebbe stato così veloce e sicuro.
Ma dico, è mai possibile che si debba essere governati da persone che hanno una così scarsa conoscenza delle problematiche ambientali e territoriali del proprio Comune? Spesso non ne conoscono i confini amministrativi, né sanno collocare geograficamente la zona in cui operano. Non sanno che uno dei motivi della cosiddetta insostenibilità ambientale in atto è dato fondamentalmente dalla mancanza di territorio libero. Mentre alcuni sindaci hanno decretato uno stop al consumo del proprio territorio, il nostro ne vuole occupare ancora.
Un cosiddetto parco fotovoltaico, come spesso vengono chiamati questi impianti collocati sul suolo agricolo, assomiglia di fatto ad una zona industriale per la produzione di energia elettrica, con posizionamento di plinti in cemento armato, intelaiature in ferro di supporto, posizionamento dei pannelli inclinati in filari e a una non indifferente altezza dal suolo, recinzioni anti intrusione con impianto d'allarme per impedire il furto dei pannelli, probabile diserbo per eliminazione dell'erba e inghiaiatura di alcuni percorsi.
Ma lo vedete voi questo mega impianto a Francenigo in via Mazzul da Franco Presotto? Ma non pensate a tutto ciò come ad un notevole danno da impatto ambientale.
L'impianto inoltre verrebbe a collocarsi su un importante corridoio ecologico istituito dalla Provincia di Treviso e individuato nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia. Un cosidetto "varco" è stato individuato proprio sul terreno di Franco Presotto. Tale corrodoio permette la connessione con il SIC (sito di interesse comunitario) denominato ambito fluviale della Livenza con le risorgive di Orsago e, tramite un raro varco sulla pontebbana, la connessione con la zona Pedemontana. Queste connessioni sono fondamentali per il mantenimento della cosidetta biodiversità nei siti di importanza comunitaria e per lo scambio dei geni nei vari livelli di specie di animali e piante.
L'altro impianto è previsto nella proprietà di Renzo Campion, in quanto l'area è già compromessa dall'impianto del padre per la produzione di manufatti in cemento vibrato. C'è da far notare che più volte si era chiesto, essendo un'unica attivita non funzionale con la zona agricola, il suo spostamento in zona artigianale. La costruzione dell'impianto voltaico consolida quindi un'altra zona artiginale in un'area impropria.
Pertanto, caro sindaco, i pannelli fotovoltaici piazzali prima sugli stabili del Comune e poi con degli opportuni incentivi vedi di far sì che siano piazzati sui tetti delle case e delle fabbriche del tuo territorio.

8 marzo 2010



Il 26 luglio 1992, Rita Atria a 17 anni si toglie la vita lanciandosi dal settimo piano di via Amelia. Una settimana esatta dalla morte dello "zio" Paolo, nella stessa ora.
"Rita, non t'immischiare, non fare fesserie" le aveva detto ripetutamente la madre, ma, Rita aveva incontrato Paolo Borsellino, un uomo buono che le sorride dolcemente, e lei parla, parla… racconta fatti. Fa nomi. Indica persone, compreso l'ex sindaco democristiano Culicchia, che ha gestito e governato il dopo terremoto.

"Fimmina lingua longa e amica degli sbirri" disse qualcuno intenzionalmente, e così al suo funerale, di tutto il paese, non andò nessuno.
http://it.wikipedia.org/wiki/Rita_Atria
http://www.ritaatria.it/RitaAtria.aspx

Il 20 marzo 1994 la giornalista RAI Ilaria Alpi a 33 anni viene uccisa in un agguato a Mogadiscio inviata in una Somalia dilaniata dalla guerra civile, dove regnano la violenza, i traffici illegali, il caos; con lei l'operatore Miran Hrovatin.

http://it.wikipedia.org/wiki/Ilaria_Alpi
http://www.ilariaalpi.it/index.php

«La donna-merce non è normale»
Questo il testo dell'appello promosso da Silvia Nono, Maria Teresa Carbone, Serena Perrone Capano e Adriana Valente
Ci siamo stufate di sentir dire con un sorriso sornione
alla radio, in farmacia, in televisione: e che sarà mai? Ci sono cose peggiori... In questi giorni ci siamo chieste: ma ci sono degli italiani che considerano offensivo trattare una donna come un oggetto di scambio, o ormai la pensano tutti così? Così abbiamo pensato di lanciare un appello ai candidati di sinistra: per poterci fidare di loro, per poterli votare, esigiamo che si schierino. Chiediamo che tra i primi punti del programma politico dei candidati di sinistra venga inserita una dichiarazione semplice, chiara e forte: io non considero normale che le donne siano trattate come merce di scambio nelle relazioni personali e professionali, nella politica, nella comunicazione. Uno spartiacque fondamentale in questi tempi gelatinosi, in cui l'immagine della donna sembra aver percorso a ritroso sentieri che si credevano ormai superati. Non è più una questione di costume: è una questione di sostanza. Le donne sono oltre la metà dell'elettorato, e hanno diritto di sapere da che parte stanno le persone che aspirano a rappresentarle.
http://www.nonconsideronormale.com/

05 marzo 2010

Semo a.. post! (13)

Castigat ridendo mores
che non significa il castigo per chi ride è la morte come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio, ma correggere i (mal)costumi deridendoli !





Consiglio Comunale a Gaiarine del 03/03/2010 : il sunto

1.interrogazione presentata dal consigliere dott. Rosada in merito alla “scuola elementare di Francenigo. edifici pubblici. agibilità”.)
il Sindaco critica il consigliere Rosada per raccogliere informazioni dai giornali e dal blog foraxfora; la consigliera fa notare che il tutto è avvenuto a metà gennaio e se la risposta istituzionale arriva ai primi di marzo è legittimo cercare le informazioni dove disponibili;
da notare che la risposta rassicurante del Sindaco richiama i contenuti del post pubblicato a suo tempo nel blog.
mutatis mutandis?

in coda a questo, e a proposito di fonti di informazione alternative, il consigliere Antoniolli con un'interrogazione urgente chiede se corrisponde al vero la notizia apparsa sulla stampa che Gaiarine è tra i comuni trevisani che non hanno rispettato il patto di stabilità.. Il Sindaco chiede quale sia la fonte autorevole e alla risposta “mi pare il gazzettino” dice prima che non sa, poi invece si ricorda e dice che sì, a lui risulta che sia stato superata la quota prevista dal patto, quindi sì..

2. interrogazione presentata dal consigliere dott. Rosada intesa ad ottenere “chiarimenti su “modus agendi” degli uffici”sulla variante Arcuf;

alla domanda “chi scancella o sbianchetta documentazione ufficiale?” il Sindaco risponde lanciando l'anatema sulla caccia alle streghe e affermando in sequenza che lo sbianchettamento non c'era, se c'era non è stato voluto, se è stato voluto non ha sortito effetto alcuno sull'atto conseguente; ergo essendo inifluente ai fini della corretta pratica amministrativa è superfluo parlarne!

3. approvazione verbali seduta del 28.11.2009 (dal n. 51 al n. 54);
prima dell'approvazione alcuni interventi della minoranza fanno notare come risulti loro difficile approvare pedissequamente verbali a loro dire palesemente stringati, sintetici, ridotti all'osso a tal punto da far quasi perdere significati e cognizione degli interventi verbalizzati;

4. comitato di gestione del centro infanzia Villa Elena di Albina. nomina consigliere comunale di minoranza;finalmente la parte destra dei consiglieri comunali (guardando il tavolo del consiglio disposto a ferro di cavallo la maggioranza occupa tutta la parte destra e quella frontale mentre a sinistra siede la minoranza) si scuote dal torpore e si rianima: c'è da votare dopo una puntualizzazione della minoranza sull'opportunità di procedere ad altrettanta nomina per la scuola materna di francenigo.. eletto il consiglire Ashraf Masih

5. nomina commissione edilizia comunale;

secondo il Sindaco è legittimo e doveroso riproporre i commissari uscenti visto non solo il buon operato ma considerandone anche l'origine risalente all'amministrazione Toso cosa che pare collocarli al disopra di ogni critica e sospetto; per la minoranza invece proprio l'operato è oggetto di critiche per l'evidente incapacità di evidenziare e proporre comportamenti a tutela del territorio e di una rispettosa urbanizzazione; sui candidati proposti dalla minoranza il Sindaco si esprime bollandoli come “persone amiche di antica data”.. altro sommovimento consiliare nell'ala destra del tavolo, tranquilli non è un sisma: c'è invece un nuovo voto (per eleggere i due componenti della commissione integrata, che completeranno la commissione edilizia) e, colpo di scena, risulta un ex aequo (uno della maggioranza vota ”fora schiap”) .. momento di imbarazzo: il regolamento non dice nulla ci si rifarà alla legge elettorale che prevede in caso di parità tra eletti la nomina del più giovane.. forse.. .. franchi tiratori anche a Gaiarine? forse qualche cacciatore (leggi Sindaco) andrà ora a caccia dell’uccellino volato ”fora dal schiap”…

6. “riconoscimento dell’acqua come bene comune e del servizio idrico integrato come servizio privo di rilevanza economica”. richiesta inserimento punto all’ordine del giorno dei consiglieri Poles e Scandolo; lettura della minoranza di un documento che elenca e riassume i molti problematici aspetti collegati alla disponibilità, all'uso e alla gestione dell'acqua, soprattutto in seguito al recente Decreto dell’attuale ministro Ronchi (PDL) che ne toglierà l'erogazione del servizio al controllo pubblico, e l'invito all'intero consiglio comunale ad affermarne e ribadirne il riconoscimento come bene primario.. dovrebbe esser facile condividere questa posizione e aggiungere qualche riflessione su un argomento così importante.. invece il silenzio cala sull’assemblea!
Pare quasi un minuto di raccoglimento a commemorare l’ennesimo servizio pubblico privatizzato.. la maggioranza è tutta zitta … solo su eplicito invito della consigliera Rosada … non potendo fare la figura di non sapere di che si parla (le pause sono reali e anche un po’ imbarazzanti) ………….finalmente ………… un assessore (vedi qui chi parla ai consigli comunali) prende la parola poichè non capisce l'utilità di affermare cose evidenti, scontate e ovvie..

a questo punto si vota: la minoranza a favore, la maggioranza .. si astiene!
ricordiamocene quando saremo chiamati a pagare direttamente gli adeguamenti della rete idrica potabile e anche bollette sempre più salate nell'ottica del profitto..

7. accettazione proposta unilaterale di cessione per 22 (ventidue) anni al comune di gaiarine del diritto di superficie di alcune aree. ditta campion renzo;
8. accettazione proposta unilaterale di cessione per 22 (ventidue) anni al comune di gaiarine del diritto di superficie di alcune aree. ditta presotto franco;
9. approvazione bando di selezione per la concessione del diritto di superficie per 20 (venti) anni di un lotto di terreno – sito in via belcorbo – in disponibilita’ al comune per la realizzazione di un impianto fotovoltaico;
10. approvazione bando di selezione per la concessione del diritto di superficie per 20 (venti) anni di un lotto di terreno – sito in via mazzul – in disponibilita’ al comune per la realizzazione di un impianto fotovoltaico;
su questi punti la minoranza non esprime contrarietà assoluta (gli impianti fotovoltaici forniscono energia pulita e rinnovabile) ma fa notare l'opportunità di non sprecare ulteriore territorio utilizzando superfici esistenti e già disponibili ma soprattutto la necessità della certezza dei costi per la collettività di queste operazioni imprenditoriali, che tali appaiono a tutti gli effetti visto che viene più volte rimarcato dal Sindaco come tutta l'operazione sia altamente redditizia per le casse comunali, sottolineando altresì come in mancanza di energia prodotta e quindi di risultato economico non se ne fa più nulla (in barba alla premessa dell’intera operazione ispirata al Protocollo di Kyoto: in questo caso il principio diventa utile) e qui un consigliere comunale di maggioranza supporta e ragguaglia sulle caratteristiche tecniche degli impianti e il loro coefficiente di qualità dopodichè ritorna a smanettare sul proprio notebook (approfondimento tematico/tecnologico? registrazione per la verbalizzazione del consiglio comunale? diretta italia-camerun? non è dato sapere.. rimane il fatto che la parte destra del consiglio sembra assai distratta) scenetta comica quando la minoranza fa notare come sul documento che presenta i termini della cessione del diritto di superficie sarebbe preferibile cancellare tutti riferimenti al comune dal cui sito quel documento è stato scaricato, oltre l’adeguare alcuni punti visto che i terreni non sono di proprietà del comune ma, appunto, di privati che ne concedono il diritto di superficie..
interviene accomodante e bonario il segretario comunale: "niente di grave, è un evidente caso di distratto e maldestro copia/incolla"..
a nessuno viene il sospetto che abbiano finito il bianchetto utilizzato al punto 2!!


11. approvazione criteri di programmazione per il rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio delle attivita’ di somministrazione alimenti e bevande e norme procedurali. ipotesi, deduzioni, controdeduzioni, sulla reale necessità di nuovi bar, pizzerie, ristoranti nel comune..
.

04 marzo 2010

ForaxFora concreta: cittadinanza attiva al servizio dei cittadini

Come ben sappiamo nel nostro Comune la rete del metano non copre l'intero territorio. I cittadini non raggiunti da questo comodo ed economico (rispetto ad altri combustibili quali gasolio e/o gpl) servizio usufruivano fino al 31.12. 2009 di un'agevolazione che riduceva la differenza di costo tra metano e gasolio/gpl.
Il Governo non ha rinnovato questa agevolazione poichè nella Legge Finanziaria 2010 e nel DL 194/09 "Milleproroghe" non è più stata prorogata (vedi qui).
Per far sì che i cittadini non metanizzati possano continuare a beneficiare di questa agevolazione è necessaria una delibera comunale che definisca le zone del proprio territorio non raggiunte dalla rete metano e abbiano per questo diritto alla riduzione di costo.
Come, ad esempio, ha già fatto il comune di Villorba TV (nel cui sito abbiamo trovato questo documento) o quello di Oderzo TV o quello di Schio VI o quello di Albettone VI o di Pontelongo PD.

Siamo già in attesa della primavera per la riapertura dello svincolo di Godega dell'A28 come promesso dal Sindaco;
ora aspettiamo anche questa delibera poichè le regole prevedono che di questa c'è bisogno (ma riflettiamo su come regole rigide e invalicabili per i cittadini comuni diventino improvvisamente antidemocratiche e illiberali per altri cittadini).
«L'attesa è il futuro che si presenta a mani vuote.»

Ma nel frattempo invitiamo tutti i cittadini non metanizzati a chiedere informazioni agli uffici comunali; ah, per essere compresi nell'area non metanizzata bisogna risiedere in aree non urbane esterne ad una fascia di 80 metri dalla più vicina conduttura gas (dove la distanza di 80 metri deve misurarsi tra la più vicina conduttura gas e l'edificio nel quale il combustibile viene utilizzato, ossia lo stabile dove è ubicato il generatore di calore)

GiraLivenza

Tre anni fa il regista Daniele Vicari, presentando a Pordenone il suo film "Il mio paese" (interessante documentario su 50 anni di industrializzazione italiana, di cui trovate una sintesi alla pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Il_mio_paese) affermò l'opinione secondo la quale noi, abitanti del Bel Paese, siamo ben coscienti del fatto che il nostro territorio è stato devastato, che l'antica bellezza del nostro paessaggio è andata (colpevolmente) perduta per sempre. E aggiunse un'altra impressione, e cioè che, secondo lui, noi italiani non riusciamo a fare la pace (disse proprio così) con questa nostra stessa consapevolezza. Si tratta di una perdita enorme, con la quale non riusciamo a fare i conti.
Ritengo che questa sia una chiave di lettura molto forte, che può spiegare alcuni nostri disagi quotidiani. Per esempio il senso di dispiacere profondo che proviamo passando davanti all'ennesima area industriale, il più delle volte esteticamente orribile, installata là dove fino a qualche anno prima c'era una angolo di campagna veneta o friulana semplicemente bella.
Diverse volte mi sono chiesto come possa essere stato vivere un paesaggio bellissimo e naturalmente integro come era il nostro prima dell'industrializzazione. Ma devo dire di considerarmi del tutto immune da un certo tipo di nostalgia del passato che porta a considerare migliore solo ciò che non si può più avere.
Però in alcuni casi, per esempio quando ammiro immagini come questa dipinta dal Bellotto attorno al 1740, devo ammettere che quel senso di perdita di cui parla Vicari diventa bruciante.











Non credo che questo "Capriccio veneto" ricordi Portobuffolè solo a me. Ed è straordinario che, pur essendo parte della nostra cultura, questa opera abbia assunto un così forte carattere esotico. Esotico letteralmente significa "che viene da fuori". Il passato della nostra società per certi versi non ci appartiene più.
Però, per quanto modificati, degradati e "compressi" dallo sviluppo industriale, di quel passato ci restano gli elementi fisici del paesaggio. E uno su tutti, probabilmente il più importante, così forte da permetterci di immaginare una possibile rinascita, il nostro fiume: la Livenza.
Non è un caso se negli ultimi anni molti progetti hanno preso in considerazione la Livenza e gli altri corsi d'acqua veneti e friulani quali possibili assi di rinnovato sviluppo delle nostre comunità. Si tratta di capire se questi progetti siano orientati alla ricerca di nuove occasioni per la creazione di profitto (del quale per definizione godono in pochi), oppure rappresentino reali cambiamenti di rotta (verso la reale condivisione delle ricchezza, sia essa materiale, naturale, psichica, ecc.).
Ultimo progetto in ordine di tempo è quello di cui ha dato conto ieri sulle pagine dell'inserto Nordest del Sole 24 Ore, il nostro caro amico Stefano Pittarello. Si tratta di un progetto che dovrebbe unire turismo e mobilità lenta, si chiama GiraLivenza e prevede che Gaiarine ne sia il centro geografico.
Possiamo considerarlo un'occasione di sviluppo veramente sostenibile? Di questo vogliamo e dobbiamo discutere nel modo più aperto e condiviso possibile, come stiamo cercando di fare oramai da quasi un anno. Aspettiamo i vostri commenti.
;)

Itinerari slow sul fiume Livenza

Il Sole 24 Ore Nordest, 3 marzo 2010

Un unico corridoio fluviale dall’Austria fino al Mare Adriatico. Un progetto di sviluppo turistico legato alla mobilità lenta che assume meno i contorni del sogno con l’avvio della terza ed ultima tranche di lavori in Veneto Orientale per ultimare gli itinerari ciclabili e navigabili lungo il fiume Livenza. La Livenza, come si dice da queste parti. Un terzo circa dei 110 km complessivi di piste ciclopedonali e 9 ore di navigabilità del corso d’acqua, patrimonio comune di Veneto e Friuli, attraverso le province di Pordenone, Treviso e Venezia e 17 municipalità, dalla sorgente a Polcenigo (PN) alla foce di Caorle (Ve).
Il percorso nei 25 km di tratto finale nel veneziano incide solo su terreni demaniali ed è una novità assoluta. Non era mai accaduto che il Genio Civile regionale di concerto con gli altri enti pubblici rilasciasse questo tipo di autorizzazione per l’utilizzo turistico delle servitù demaniali. Una soluzione quindi “economica”, visto che evita spese legate ad espropri di terreni privati.
250mila euro il costo complessivo del progetto GiraLivenza. 90mila euro saranno il fondo per il coordinamento tecnico che la Provincia di Venezia, nominato ente capofila, gestirà per il coordinamento tecnico. Lo stabilisce un protocollo d’intesa firmato a dicembre a Treviso, unitamente alla possibilità di accedere ad ulteriori contributi pubblici e privati, risorse economiche e cofinanziamenti derivanti da fondi comunitari o di altro tipo.
La Livenza è ambito di tre diversi Gruppi di Azione Locale: Montagna Leader per la Provincia di Pordenone, Terre di Marca per Treviso e Veneto Orientale per l’area terminale del corso d’acqua. Spiega Giorgia Andreuzza, Assessore al Turismo della Provincia di Venezia: .
Nella visione complessiva, il centro geografico del Giralivenza diventerà il comune trevigiano di Gaiarine, ubicato nelle immediate vicinanze del futuro ponte ciclopedonale di Villa Varda Morpurgo a Brugnera che dovrà fisicamente unire i percorsi di Friuli e Veneto.
Entro la fine del 2011 dovranno essere completate sia opere di carattere idraulico, come la creazione di pontili ed approdi per consentire ai natanti di attraccare, che i percorsi ciclonaturalistici lungo le alzaie.
Non è comunque l’unico esempio di progettazione per l’area da integrare nel sistema fluviale europeo. Verso Nord le amministrazioni lavoreranno per collegare il GiraLivenza ai percorsi in provincia di Udine, delinando in questo modo l’unione con il corridoio naturalistico dell’Austria. In Veneto sono invece in fase avanzata di progettazione altri tre corridoi naturalistici confluenti nella Litoranea Veneta e legati a fiumi più o meno grandi: il GiraPiave, nei 30 km. verso la foce in territorio veneziano; il GiraLemene a cui sono interessati 4 Comuni in 55 km. di percorso di confine tra Pordenonese e Portogruarese; ed il GiraMonticano, corridoio naturalistico di 40 km., che bagna 7 comuni della provincia di Treviso e potrà venir collegato al GiraLivenza da un ulteriore percorso ciclonaturale da Vallonto a Fontanelle. Il bouquet di questi quattro piani più la pista ciclabile friulana della Noncello-Mare compongono il progetto interregionale “Greenways Boschi e Fiumi della Repubblica di Venezia” coordinato dall’architetto trevigiano Roberto Pescarollo.

Stefano Pittarello

Il progetto è consultabile alla pagina http://www.slideshare.net/netexsrl/presentazione-greenways-boschi-e-fiumi-della-repubblica-di-venezia

03 marzo 2010

Sempre a risorse infinite…anche con il Fotovoltaico

Sgombro subito il campo da ogni tipo di in fraintendimento: sono favorevole al fotovoltaico, anzi favorevolissimo, tanto che ho appena fatto installare sul tetto della mia casa un impianto ad energia solare.

Ritengo che dopo aver applicato una buona strategia per il risparmio energetico, (no sprechi energetici, no standby, sostituzione delle lampadine ad incandescenza, sostituzione degli elettrodomestici non in classe A, ecc) il fotovoltaico è l’elemento che permette di raggiungere l’autonomia energetica di una abitazione e magari di produrre un po’ di energia in più da immettere nella rete.

Ogni Comune, visto come un insieme di abitazioni ed edifici adibiti a varie attività umane è un ‘insieme” che fagocita energia, e come tale, nella emergenza attuale dovuta all' effetto serra e conseguenti cambiamenti climatici, dovrebbe porsi e tentare di raggiungere l’obiettivo della propria autonomia energetica.

Dovrebbe risultare però chiaro che le azioni per raggiungere questo obbiettivo non possono essere lasciate al caso o ancor peggio indotte solo da forti interessi economici, poiché un approccio di questo tipo rischia di provocare più danni che benefici al territorio, alla faccia dello sviluppo sostenibile.

Non si può continuare a ritenere che il territorio e soprattutto quello agricolo sia “una cosa da consumare” ad ogni costo per ottenere vantaggi economici, magari con la scusa di produrre “energia pulita”.

E’ noto come il concetto del “consumo del territorio” sia fortemente radicato nella testa dei nostri Amministratori e di alcuni nostri imprenditori agricoli e non, (che magari siedono anche in Consiglio Comunale), un concetto da cui non riescono e non vogliono liberarsi, perché il loro metro di misura non è lo sviluppo sostenibile ma bensì i “schei”.

E allora va espressa in modo forte e chiaro la contrarietà ai due impianti che con tutta probabilità verranno approvati oggi in consiglio comunale e che andranno a sottrarre 55.000 mq di territorio agricolo ad una attività, quella agricola, già fortemente in crisi.

Gli impianti fotovoltaici dovrebbero sorgere esclusivamente su terreni non agricoli e dovrebbe rientrare in un progetto che abbia degli obiettivi precisi in termini impatto ambientale.

L’autonomia energetica non va raggiunta creando altri danni all’ambiente ma avviando una serie di iniziative:
1) adottando all’interno di tutte le strutture comunali che consumano energia (compresa l’illuminazione pubblica) tutte le forme possibili di risparmio energetico.
2) installando su ogni tetto degli edifici pubblici, non solo su tre, impianti fotovoltaici e dove ciò non sia possibile installado impianti a cogenerazione o ad energia geotermica.
3) avviando campagne di sensibilizzazione della popolazione sul risparmio energetico e su tutte le possibili fonti di energie rinnovabili (fotovoltaico, geotermia, cogenerazione).
4) incentivando (aldilà degli incentivi statali) l’installazione sia di impianti fotovoltaci sui tetti delle abitazioni private e sugli opifici sia di altri impianti ad energie rinnovabili.

Guardando aldilà del confine comunale e del puro tornaconto economico dovrebbe essere costituita una cabina di regia provinciale alla quale dovrebbero partecipare i sindaci, assessori, tecnici comunali e provinciali per armonizzare l’uso del territorio per fini energetici anche alla luce dei quei 20 milioni di metri quadrati di superficie industriale, che, come ha previsto la Provincia di Treviso, entro il 2020 saranno inutilizzati.