L’elevato volume
di traffico veicolare che attraversa un piccolo centro urbano è un problema
diffuso. Nel comune di Gaiarine e non solo.
E’ utile
ricordare il principio dominante che ha guidato, negli ultimi decenni,
la gestione del traffico e la modificazione
dello spazio di circolazione: rendere la circolazione veicolare il più fluida
possibile per una evacuazione rapida. Questo principio ha generato, per esempio,
il progressivo allargamento della sede stradale e l’eliminazione di possibili
barriere. Nei centri del comune di Gaiarine addirittura antichi corsi d’acqua e
edifici.
In generale le
mosse possibili per risolvere la questione sono due: separare in spazi diversi i flussi di traffico (automezzi, bici,
pedoni..), realizzando una nuova strada ( bypass, circonvallazione...) o integrare nello stesso spazio diversi flussi.
Separare il traffico
con una nuova strada è la soluzione spesso più ovvia. Tuttavia è costosa,
sottrae spazio ad altri usi del suolo (spesso agricolo), è una barriera per flussi
trasversali di pedoni, bici, flora e fauna.
Ci sono buone
ragioni per esplorare i vantaggi dell’integrazione, una soluzione di senso sia quando
una nuova strada, per ragioni diverse, non può o non è opportuno che si
realizzi, sia quando una nuova strada riduce il traffico pesante di attraversamento,
ma il traffico locale permane.
Il principio
guida sul quale si basa un progetto che
integra nello stesso spazio diversi flussi di traffico è il rallentamento
(non la velocità) e la continuità dei flussi.
E’ necessario
premettere che è la velocità del traffico che riduce la sicurezza (reale e
percepita) e non tanto il volume del flusso. In generale, un elevato volume di
traffico veicolare che procede a velocità ridotta e costante rappresenta una
minaccia minore - per l’incolumità e comfort
di pedoni e bici – di quanto non sia uno scarso volume di traffico ma che
attraversa lo spazio di pedoni e bici a velocità sostenuta.
A partire da
questo principio guida, progetti recenti sperimentano forme di integrazione. Ma
rari sono quelli dove la trasformazione della gestione del traffico e la
trasformazione dello spazio urbano interagiscono generando una qualità
complessiva maggiore. Questo è il concetto di spazio multifunzionale: sinergia
tra diverse funzioni e obiettivi che interagiscono insistendo sulla stessa area,
ed integrandosi in modo convincente a vantaggio dei cittadini, dell’ economia,
l´immagine e funzione del territorio locali.
Qui l’ esempio di
Poynton, un piccolo centro in Inghilterra. Il video e’ in inglese ma
perfettamente comprensibile anche senza il sonoro.