08 luglio 2009

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi

Sempre di più assistiamo ad un generale disinteressamento dei giovani alla vita politica sia a livello locale che nazionale. Questo aspetto è confermato dalla scarsa partecipazione registrata alle recenti elezioni amministrative nel nostro Comune. È necessario chiedersi il perché, considerando che le scelte politiche dei nostri amministratori si ripercuotono in gran parte delle nostre azioni quotidiane.
Noi giovani forse ci sentiamo distanti dal mondo della politica o forse non abbiamo voglia di impegnarci concretamente per il bene comune. Il benessere in cui viviamo ha fatto sì che abbiamo a disposizione tutto quello che ci serve, e per di più a portata di mano. Dobbiamo stare attenti invece che, se in apparenza tutto è “disponibile”, ci sono aspetti che spesso vengono meno (e noi gaiarinesi ne sappiamo qualcosa) come la possibilità di essere interpellati per questioni di nostro interesse.

Gli istituti di democrazia diretta in Italia ci sono. Quelli normati sono due e cioè il referendum e l’
iniziativa popolare, ma l’influenza di tali strumenti è piuttosto marginale. Nuove forme di democrazia diretta stanno emergendo come il Bilancio partecipativo e l’e-democracy che sfrutta le moderne tecnologie informatiche (a tal proposito è interessante il progetto della Regione Veneto chiamato “Veneto e-democracy”).

Un’altra possibilità, che negli ultimi anni si sta diffondendo, è l’istituzione dei Consigli Comunali dei Ragazzi. La L. 28 agosto 1997 n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” ha posto le basi per l’istituzione di questo nuovo organismo, quale importante esperienza educativa per coinvolgere i bambini e i ragazzi al funzionamento dell’attività amministrativa del Comune, per sensibilizzarli sui temi della politica cittadina. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi favorisce il loro sviluppo come giovani cittadini protagonisti consapevoli e attenti custodi della salvaguardia dei tesori locali. La loro attività si traduce in proposte e pareri da sottoporre al Consiglio Comunale (dei Senior) il quale dovrà poi formulare risposte scritte e soluzioni sui problemi posti all’attenzione.
Ne possono far parte i bambini delle classi IV e V della Scuola Primaria e i ragazzi delle classi I, II e III della Scuola Secondaria di Primo Grado. L’elettorato passivo è costituito da tutti i ragazzi della stessa fascia d’età residenti nel Comune. Il funzionamento è simile a quello dei Senior, con l’elezione dei Sindaco e la nomina di consiglieri e assessori che formeranno la Giunta.
È auspicabile che anche a Gaiarine si possa realizzare tale progetto, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo, per la formazione di futuri “cittadini attivi”.
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Stampa, salute, affari... L'influenza suina aumenta il PIL???

Aviaria - E' stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature uno studio che dimostra la pratica impossibilita' di una pandemia da aviaria. Il virus si annida nelle parti profonde dei polmoni il che rende estremamente improbabile una contaminazione aerea da persona a persona. Per mesi ci e' stato raccontato esattamente il contrario. Ci e' stato detto che era solo una questione di tempo e che bisognava prepararsi al peggio. Grandi accordi, quindi, con le case farmaceutiche per la predisposizione di vaccini, acquisti di farmaci antivirali, premurosi consigli per vaccinarsi contro l'influenza tradizionale che, cosi' si diceva, avrebbe dato una parziale copertura anche per l'aviaria.

Antrace - Nel 2001 le spore del carbonchio sono state fatte uscire direttamente dal laboratorio militare di Fort Detrick nel Maryland e inviate mediante posta ai rappresentati democratici.

SARS - L’hanno chiamata “Killer” anche se il tasso di mortalità, l’8,5 %, è relativamente basso rispetto ad altre forme più gravi di polmonite. L’ hanno definita “L’AIDS del nuovo secolo” anche se all’inizio hanno taciuto persino sulla sua esistenza. Poi hanno messo in quarantena centinaia di possibili e probabili contagiati negli ospedali di Hong Kong, Singapore, Indonesia, Filippine, Canada e Thailandia. Tutti improvvisamente a rischio: “La SARS non perdona” ci hanno ripetuto.

Dopo l’aviaria, l’antrace e la S.A.R.S., era solo questione di tempo.

Durante la visita ufficiale del 9 marzo scorso di Sarkozy in Messico, la multinazionale francese Sanofi-Aventis, annunciò di aver raggiunto un accordo con le autorità messicane, per un investimento di 100 milioni di euro per la costruzione di un impianto destinato alla produzione di vaccini antinfluenzali in modo da preparare il paese ad affrontare eventuali pandemie.
Anche le altre case farmaceutiche si erano date da fare, BioCryst Pharmaceutical e Novavax già avevano in produzione l’antivirale consigliato dalle autorità sanitarie, la Roche produceva il Tamiflu che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è efficace contro la nuova influenza. Non c’è bisogno di ricordare che le suddette case farmaceutiche già fecero un sacco di affari con l’altra bufala, quella dell’aviaria, difatti milioni di dosi furono ordinate dalla sola Italia.
“Il Ministero della salute italiano rassicura tutti: l’Italia è in regola con i piani dell’U.E. e nei suoi magazzini sono attualmente stoccati 40 milioni di dosi di antivirali utili ad affrontare una eventuale pandemia di H1N1”. Per essere più precisi, nei nostri magazzini sono disponibili 10 milioni di dosi di Zanamivir (Relenza della britannica GlaxoSmithKline), 60 mila dosi di Oseltamivir (Tamiflu della svizzera Roche), e altre 30 milioni di dosi sempre di Tamiflu.

La situazione oggi sembra abbastanza normalizzata con l’OMS che giornalmente si contraddice aggiornando le sue cifre tenendo il grado di allerta a livello cinque su un massimo di sei con “solo” quattromila casi di contagio in tutto il mondo.
Festeggiano i dirigenti e gli azionisti delle due multinazionali farmaceutiche, la svizzera Roche e la britannica GlaxoSmithKline, produttrici dei farmaci antinfluenzali di cui tutti i governi del pianeta stanno facendo incetta in questi ultimi giorni: il Tamiflu (Roche) e il Relenza (Glaxo). Mentre tutti i titoli di borsa sono in calo, le quotazioni della Roche e della Glaxo stanno guadagnando su tutte le piazze mondiali. Per non parlare delle due aziende che detengono i brevetti dei due farmaci, la californiana Gilead (Tamiflu) - che ha tra i suoi principali azionisti l'ex capo del Pentagono, Donald Rumsfeld - l'australiana Biota (Relenza), i cui indici azionari sono schizzati alle stelle negli ultimi giorni.
Festeggiano anche le multinazionali farmaceutiche che hanno già preso accordi con l'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) per lo studio e la produzione di vaccini contro l'influenza suina: la francese Sanofi Aventis e la statunitense Baxter e la svizzera Novartis.

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