20 maggio 2009

Consiglio Comunale a Gaiarine

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal nostro inviato Galletto Polletto al Grangiurì Avicolo di Gaiarine del 19 maggio 2009:

Gran riunione alla Fattoria di Gaiarine ieri.
Si doveva decidere se permettere al Grancinghiale la costruzione nel Pollaio di un suo personale truogolo nel quale trasformare a proprio uso e consumo quintali e quintali di sbobba alimentare.
Questa mangiatoia doveva sorgere in un angolino dimenticato dove un tempo si svolgevano sanguinosi combattimenti tra galli mentre ora la pax avicola lo aveva restituito alla natura, certo selvaggia e abbandonata ma viva!

Ovviamente gli abitanti della Fattoria reagivano ciascuno a modo proprio: chi aveva il proprio giaciglio lì vicino era preoccupato di dover vivere nelle vicinanze subendo rumori, odori, viavai di gente e mezzi, insomma.. un inferno!
Chi viveva dall'altra parte del pollaio o non si interessava affatto o pensava che un truogolo così (progettato da un truogo-designer di fama internazionale) avrebbe dato onori e prestigio al pollaio;
il Grangiurì Avicolo e soprattutto il Grantacchino pensava che la somma versata dal Grancinghiale avrebbe fatto bene a tutto il pollaio (figuriamoci a lui che ne era il capo), e perchè ciò accadesse si poteva ben accomodare e aggirare le severe regole che nella Fattoria vigevano a garanzia di tutti; infine un manipolo di polli, riuniti nel gruppo AmicaSerra, pensava che quel truogolo doveva essere costruito se e dove il pollaio poteva accettarlo con le conseguenze meno pesanti per il suo recinto e per chi ci abitava, accontentando così sia Granchinghiale sia il Pollaio, e che se le regole esistevano dovevano essere rispettate anche dal Grancinghiale in persona!
Com'è, come non è, ogni obiezione e tentativo di migliorare il progetto truogolesco fu negata e respinta, finanche rivolgendosi alla Corte dei Tonti e al Consiglio di Prato non si ebbero risultati in tal senso.
In questo modo si è arrivati alla riunione del Grangiurì Avicolo di ieri dove si son visti battibecchi ripetuti tra galli, anatre, oche e galline, con Capponegiulivo che invocava le legittime aspettative di Grancinghiale e dove addirittura si è scoperto tra lo stupore (quasi) generale che le uova date dal Grantacchino al manipolo di polli di Amica Serra necessarie alla verifica della regolarità del truogolo erano.. scadute!!!
Alla fine il truogolo è stato approvato e rimane solo l'insperata bocciatura del F.A.R. (Fattoria Amministrativa Regionale).

Ebbene, quale senso, quale morale ricavare da siffatta favoletta?


Che se Grancinghiale fa il suo lavoro in nome di Se Stesso, Grantacchino deve fare il proprio lavoro in nome della Fattoria!

O no?

« Se i fatti invece dicono il contrario, allora bisogna alterare i fatti. Così la storia si riscrive di continuo. Questa quotidiana falsificazione del passato, intrapresa e condotta dal Ministero della Verità, è necessaria alla stabilità del regime. [...] La mutabilità del passato è il dogma centrale. »
p.s. un grato pensiero a George Orwell
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