18 novembre 2013

La crisi e le soluzioni - Incontro con Paolo Barnard - venerdì 22 novembre

allora..
ierisera sono stato ad ascoltare Paolo Barnard che ha presentato in modo semplice convincente e diretto quella che è la visione della Mmt (Modern Monetary Theory) e la conseguente spiegazione dell'attuale crisi economica italiana, europea, planetaria e la modalità per uscirne..
sala stracolma, non solo del paese, per un argomento che interessa molto e molti..
sostanzialmente, e spero di riassumere correttamente, l'attuale crisi deriva dal modello economico/finanziario scelto da una ristretta cerchia di potenti, discendenti di quelli che governavano il mondo all'epoca delle grandi monarchie, che ne hanno imposto nel ventesimo secolo regole e struttura.
tecnici e tecnocrati, politici e politicanti, che passo dopo passo ci hanno portato alla tragica situazione attuale determinata dal colpo di grazia derivato dalla perdita della sovranità monetaria a favore di quella europea che ci sta massacrando..
effettivamente non sono più i singoli stati a decidere sulle loro scelte economiche ma organismi sovranazionali che impongono limiti, formulano giudizi, stroncano e massacrano conti e bilanci..
in tutto questo la politica assiste passiva quando non consenziente e complice..
e le popolazioni soccombono..
le vie d'uscita secondo la MMT sono:
- riassegnare allo Stato il ruolo di finanziatore di prima istanza, restituendogli la possibilità di battere moneta, e di ricorrere al deficit di bilancio se necessario
- obbligare le banche al ruolo di creditori di prima istanza, recuperando loro il ruolo di fornitori di denaro
altre due cose diventano fondamentali:
recuperare la capacità politica dei parlamenti
recuperare la partecipazione della popolazione

allora: personalmente trovo molti spunti condivisibili, essendo stati citati più volte la necessità di riavvicinare valori etici e morali alle attività economiche ma anche l'errore madornale dell'opinione pubblica di farsi manovrare e abbindolare dalle false promesse delle alchimie finanziarie, delegando ad altri le decisioni e rinunciando al diritto/dovere di essere attivo, o ancora la scelta di unire gli stati di un continente iniziando dalla moneta dimenticando che la condivisione deve iniziare dalle persone..
e già questo permetterebbe non solo di smascherare i santoni della falsa economia, ma anche i profeti della falsa politica, e i cantori della falsa comunicazione..

ma, e vengo alle obiezioni,
io domani nella mia famiglia posso permettermi di spendere denaro che non ho?
eppoi
è un vero cambio di paradigma modificare una struttura economica senza considerare che i limiti delle risorse a disposizione non sono solo monetarie ma anche naturali e umane? come possiamo mantenere una crescita illimitata che è fisicamente impossibile?
e ancora
cavalcare la disperazione dei disoccupati e delle famiglie rovinate e in tragica difficoltà senza accompagnare forti riferimenti etici e morali non rischia forse di sollecitare alla protesta l'opinione pubblica ma al tempo stesso di spingerla a quegli eccessi che storicamente hanno sempre provocato reazioni uguali e contrarie?
dopo ogni rivoluzione violenta è sempre seguita una restaurazione..

in ogni caso e comunque l'occasione è e dev'essere stata propizia come stimolo a riflettere, come spunto per approfondire, leggere, ascoltare, capire, PARTECIPARE..
negli anni '90 mentre l'economia dava le prime avvisaglie del progressivo impazzimento, spopolavano fiction e reality mentre gabibbi e iene si atteggiavano a ultimi paladini della giustizia..
ci sentiamo tra qualche minuto
ora consigli per gli acquisti

Nuova rubrica: i perchè fora par fora


MA PERCHÈ..

quando abbiamo ritirato i contenitori della SAVNO
per la raccolta differenziata "spinta" siamo andati
presso un capannone privato
invece che al vicino Deposito Comunale,
come molti si aspettavano?

?