22 maggio 2009

AUNG SAN SUU KYI

Da www.rainews24.rai.it
"Mi dichiaro innocente perché non ho commesso alcun reato". Sono state queste le parole proferite dalla leader dell'opposizione in Myanmar, e premio Nobel per la pace 1991, Aung San Suu Kyi al tribunale che la processa da lunedì a porte chiuse nella prigione di Insein, a nord di Yangoon. Lo ha fatto sapere uno degli avvocati dell'imputata, nonché portavoce del partito d'opposizione della lega nazionale per la democrazia, Nyan Win.
Aung San Suu Kyi è accusata di aver violato gli arresti domiciliari - che terminano il 27 maggio prossimo - per aver ospitato per due giorni un attivista mormone americano, John William Yettaw, arrivato nella casa del premio Nobel nottetempo e attraversando il lago a nuoto. L'uomo ha dichiarato ai giudici di aver sognato che Aung San Suu Kyi sarebbe stata uccisa e ha così deciso di raggiungerla nella sua dimora con l'intenzione di avvisarla. Il giudice del tribunale della prigione di Insein, Thaung Nyunt, ha accettato oggi la richiesta di incriminazione per San Suu Kyi. La sentenza potrebbe arrivare anche prima della scadenza dei termini dei domiciliari. Se giudicato colpevole, il premio Nobel rischia fino a cinque anni di carcere che, a detta di uno dei suoi avvocati, l'americano Jared Genser, potrebbero essere fatali per Suu Kyi. Le condizioni di salute della donna, infatti, sono da tempo precarie. Secondo alcuni osservatori internazionali, la giunta militare birmana mira a sfruttare questa situazione così da mantenere Suu Kyi sotto regime detentivo in vista delle elezioni del prossimo anno.

Questa donna è il simbolo della lotta per la democrazia.
Per maggiori informazioni su di lei potete visitare il link
http://it.wikipedia.org/wiki/Aung_San_Suu_Kyi
Oppure basta digitare anche solo il suo nome in qualsiasi motore di ricerca e vi si aprirà una lista infinita circa la sua incredibile vita.
DOBBIAMO fare qualcosa.

Ho appena firmato una petizione che chiede al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon di dare priorità al loro rilascio. Più siamo a firmare, più sarà chiaro che il rilascio di tutti i prigionieri è importante per i cittadini di tutto il mondo. Puoi firmare in basso e dirlo ai tuoi amici!
http://www.avaaz.org/it/free_burma_political_prisoners/98.php/?CLICK_TF_TRACK
Grazie infinite per il vostro aiuto!
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Autosufficienza energetica: fora par fora prima dell'europa

Immobili a “energia zero”, per quelli pubblici si anticipa al 2015

27 aprile 2009 – Prosegue l’iter di revisione della direttiva europea sul rendimento energetico degli immobili EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), la cui ultima versione risale al 2002. Il Parlamento europeo ha detto sì alla risoluzione approvata dalla Commissione Industria, Ricerca, Energia (ITRE), che prevede per gli immobili l’obbligo a partire dall’1 gennaio 2019 di essere a “energia zero”, di autoprodursi cioè tutta l’energia che consumano attraverso impianti a fonti rinnovabili. Con 549 voti a favore il testo è passato alla plenaria di Strasburgo senza cambiamenti radicali, ma con un’interessante novità: l’obbligo per gli immobili pubblici di fare da esempio anticipando solo per questi ultimi la data verso l’obiettivo “energia zero” di tre anni.
Insomma, gli edifici pubblici, vecchi o nuovi che siano, dovranno applicare i requisiti richiesti dalla direttiva per realizzare immobili autosufficienti dal punto di vista energetico e 100 per cento “energia verde” entro il 2015. L’altra modifica del testo elaborato dalla Commissione Itre prevede l’eliminazione dello studio di fattibilità, prima obbligatorio, sull’uso delle rinnovabili negli immobili. Modifica che però non è piaciuta all’Erec (European Renewable Energy Council). Quest’ultima si è mostrata soddisfatta, invece, per l’aspetto che riguarda i meccanismi di finanziamento previsti nel testo. Nell’accordo raggiunto al Parlamento europeo è passata l’indicazione della Commissione Itre che prevede la Commissione europea avanzi proposte legislative entro il 2010 che stabiliscano tassi Iva agevolati per i prodotti e i servizi legati alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica. Le proposte dovranno anche considerare un aumento dell’ammontare massimo dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale a sostegno di energia rinnovabile ed efficienza energetica. Infine dovrà essere creato un fondo per gli investimenti fatti negli edifici in efficienza energetica e energia rinnovabile grazie ai contributi del bilancio comunitario, della Banca europea degli investimenti e degli Stati membri. Ora, per il via libera definitivo, si attende l'ultima tappa dell'iter di approvazione, ovvero il parere del Consiglio Europeo.
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