07 aprile 2010

Sempre a risorse infinite…anche con il Fotovoltaico (2)

Riprendiamo e aggiorniamo il nostro post dello scorso 3 marzo rilanciando la Campagna contro il fotovoltaico su terreni liberi lanciata dal Movimento Stop al Consumo di Territorio pubblicando la bozza di un documento da sottoporre a Sindaco e Comune che ben riassume e presenta la campagna stessa:

Gentile Signor Sindaco di (Gaiarine)

Con la presente, a nome del comitato locale del Movimento nazionale per lo “Stop al Consumo di Territorio”, desidero sottoporre alla Sua attenzione ed a quella dell’intera amministrazione comunale in carica, una specifica richiesta che in questi giorni la nostra Organizzazione sta formulando ad ognuno dei Comuni italiani.

Si tratta dell’invito a discutere e deliberare con estrema urgenza la decisione della nostra amministrazione comunale di regolamentare l'autorizzazione alla realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte solare, escludendo rigorosamente tutti i progetti ipotizzati su suolo agricolo/libero, allo scopo di indirizzare correttamente le scelte progettuali verso una vera sostenibilità, ovvero utilizzando superfici già edificate (ad esempio tetti di abitazioni e capannoni agricoli/industriali).

Non si tratta di una richiesta poco ponderata, ma frutto dell’esponenziale ampliarsi di un fenomeno che deve immediatamente allarmarci: in ogni angolo d’Italia si stanno moltiplicando, infatti, le richieste di poter disporre di terreni agricoli per realizzare impianti fotovoltaici, anche di grandi dimensioni.

Nell’ambito delle energie rinnovabili, la produzione di energia di provenienza solare deve senz’altro essere considerata meritevole di considerazione, ma anche non condivisibile quando realizzata mediante impianti a terra di pannelli fotovoltaici, attività che non rientra tra le specificità contemplate nell’ambito agricolo e che pertanto risulta palesemente da subordinare ad una eventuale variante urbanistica per la modifica della destinazione d’uso dei terreni.

In allegato, ci pregiamo sottoporLe un fac-simile di delibera che potrebbe essere adottata dall’amministrazione e che meglio specifica i dettagli della nostra proposta.

Restando a Sua completa disposizione per ogni ulteriore delucidazione necessaria, colgo l’occasione per porgere i migliori saluti.

Qui trovate anche una bozza di delibera.

ForaxFora concreta: cittadinanza attiva al servizio dei cittadini

Rimborso Iva sulla tassa rifiuti

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, dalla Finanziaria non è scaturita alcuna decisione definitiva su questa opportunità.

In attesa di chiarimenti, alcuni Comuni si stanno intando muovendo, ma in direzioni diverse. Una situazione insostenibile.
Per fare chiarezza Altroconsumo ha scritto al Ministro Tremonti chiedendo la modifica del testo unico dell'Iva, che attualmente non include in nessuna parte questo tipo di servizio (in pratica per l'Iva lo smaltimento dei rifiuti non è né imponibile né esente, non c'è…) e, in deroga allo statuto del Contribuente che prevede la non retroattività delle norme, la richiesta di conversione di quanto fin'ora indebitamente pagato in un credito d'imposta da utilizzare in compensazione.


Il modulo per il rimborso

Qualche mese fa la Corte costituzionale aveva stabilito che sia la Tarsu (tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani) sia la Tia (tariffa igiene ambientale) sono imposte e come tali l'Iva non deve essere applicata. Altroconsumo ha predisposto un modulo per chiederne il rimborso, lo trovate qui (invece il modulo con alcune note è qui).
Ma su tutto questo pende ora la spada di Damocle delle decisioni del Governo, che ancora non è intervenuto. Altroconsumo ha chiesto formalmente che la questione venga risolta.

Purtroppo questa situazione di incertezza non aiuta a capire che fare nel caso in cui il Comune respinga la richiesta di rimborso. Il suo suggerimento è di rivolgersi alla commissione tributaria provinciale, con tutte le incognite del caso.

Semo a.. post! (17)

Castigat ridendo mores
che non significa il castigo per chi ride è la morte come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio, ma correggere i (mal)costumi deridendoli !