04 febbraio 2010

Razzismo, Lega e "radici cristiane"

Qualche tempo fa, il governo esortò medici e operatori sanitari a segnalare alle autorità gli extracomunitari clandestini che si fossero rivolti a presidi ospedalieri per avere cure mediche urgenti! Bene, io sono un farmacista e racconto cosa mi è accaduto qualche giorno fa. Mancano pochi minuti alla chiusura di una giornata qualunque, ci sono un paio di clienti in farmacia quando entra un signore straniero, pelle scura, italiano stentato. Ha il viso gonfio e mi dice di avere un dente che gli procura un male tremendo, tale da non riuscire quasi ad aprire la bocca. Gli rispondo che ha senz'altro bisogno di un antibiotico, però deve farsi rilasciare una ricetta dal suo medico. Il signore mi dice di non avere un medico. Provo a chiedergli allora se ha mai preso qualche antibiotico in vita sua, così da avere la certezza che non abbia allergie e poter così chiudere un occhio sulla ricetta. Mi risponde di non aver mai preso un antibiotico. Sono quindi costretto a suggerirgli di andare al pronto soccorso o alla guardia medica. Mi sussurra, con occhi imploranti: “Non posso andare all'ospedale, non ho i documenti in regola. La prego, mi dia l'antibiotico, il dente mi fa molto male.” Sono solo un farmacista dipendente, il mio titolare è poco distante, non posso proprio farlo. Allargo le braccia, dispiaciuto. L'uomo si gira, esce, vedo che all'esterno una donna lo aspetta, con un'espressione preoccupata. Lui scuote la testa come a dire che nemmeno lì l'hanno aiutato, si guardano in giro come se non sapessero dove andare. Poi scompaiono nel buio.
Vorrei rincorrerli... Ma a quale scopo se non posso aiutarli?
Ora mi chiedo: possiamo rivendicare le nostre “radici cristiane”?
possiamo dirci più civilizzati della maggior parte dei popoli che abitano questo mondo?
possiamo guardare in faccia questi poveri cristi senza provare imbarazzo e vergogna?

Per le nostre "radici cristiane" rileggiamo Matteo 25, 41-46