21 settembre 2009

Rispondiamo all’intervento del 19 Giugno di Mauro Carnelos, presidente dell’Arcuf ed aggiungiamo ….

Mi dispiace dirlo ma sul supporto elettorale dato dall’ Arcuf alla lista “Continua il Rinnovamento per Gaiarine” si è detto su questo blog, ne hanno parlato gli “addetti” alla politica di Gaiarine, ma quel che più conta, nei giorni successivi alle elezioni, si è avvertito, nei luoghi pubblici di Francenigo, un continuo ed insistente mormorio che avvalorava questa tesi.
Personalmente non so se sia vero o falso e d’altra parte devo prendere per buona la tua categorica smentita.
Mi resta solo una sensazione non positiva, quella avuta la sera dei festeggiamenti della vittoria dell’attuale maggioranza in piazza a Gaiarine, dove ho visto persone indiscutibilmente appartenenti all’Arcuf fare da inservienti distribuendo vettovaglie, direi che la loro presenza come quella di appartenenti ad altre associazioni, in qualità di inservienti, è stata, a mio avviso, per lo meno inopportuna.

Non di meno devo notare che nel secondo Consiglio Comunale, il primo veramente operativo dopo quello di insediamento, all’ordine del giorno vi era proprio la variante cosiddetta Arcuf, punto che poi fu ritirato ma subito riproposto infatti verrà discusso nel prossimo consiglio che si terrà martedì 22 settembre, il secondo consiglio veramente operativo.
Lo ribadisco, debbo assolutamente prendere per buone le tue smentite.

Non è che voglia entrare nella gestione finanziaria dell’Arcuf, ma siccome tu dici che i bilanci sono pubblici e che per vederli basta chiederli, perché non prendi in considerazione la loro trasmissione via Email a questo indirizzo foraxfora@gmail.com, cosi potranno essere pubblicati su questo blog in modo integrale, dando vita a una forma di trasparenza che potrebbe essere imitata da altre associazioni.

Ma veniamo al vero motivo per cui ti scrivo.

Debbo però fare delle premesse.
La prima è che credo fermamente nel volontariato sotto qualsiasi forma esso si manifesti.
Le persone, soprattutto giovani, che in qualsiasi modo si dedicano a fare qualcosa per gli altri hanno la mia indiscussa stima.
La seconda è che voi, appartenenti all'Associazione Arcuf, vi sentite portatori, all’interno della comunità di Francenigo e non solo, delle tradizioni; in questo senso date molto risalto al “palio dei vecchi mestieri”, che è poi, in questi anni salvo qualche rara eccezione, l’unica vera manifestazione “culturale” che proponete, perché le altre iniziative sono normalmente legate allo sport e alla musica.

Fatte le premesse, veniamo al dunque-
E’ vero, siete l’unico comitato festeggiamenti del Comune a non avere una struttura fissa dove poter servire i pasti, ma perché se ritenete che questa mancanza metta in discussione la vostra stessa sopravvivenza, dovete per forza essere partecipi della distruzione di quella casa appartenuta ai Bressan, che è l’unica casa in pietra rimasta nel centro di Francenigo?
Una casa come non ce ne sono più. E’ vero, è mezza diroccata, ma ha un grado di protezione e non ce l’ha per caso.
Se siete legati alle vere tradizioni, se siete legati a Francenigo, perché contribuire a cancellare segni del nostro passato?
Il nostro vivere quotidiano senza riferimenti al passato é un vivere senza storia, il nostro paesaggio urbano e anche agricolo senza la memoria di come, nella fattispecie, costruivano i nostri avi e quali materiali usassero, diventa un paesaggio arido che non trasmetterà più nulla alle generazioni future.

Perché non studiare altre soluzioni che permettano a quella casa di non essere abbattuta, ma ristrutturata con gli stessi materiali, mantenendola in “vita”? Perché avvallate un modo di fare urbanistica che è degli anni sessanta? ( abbattiamo e ricostruiamo noi che siamo migliori di quelli del passato)

Oggi, su questo blog è stato pubblicato un articolo a firma di Giambattista Zacariotto dal titolo “Gaiarine, territorio di qualità cercasi” . Perché anche voi non date un contributo fattivo alla ricerca della qualità del paesaggio di Francenigo?


Perché avvallate la costruzione di un parcheggio in prossimità dell’Aralt, all’interno di quest’area che dovrebbe essere o diventare il luogo di “qualità di Francenigo”, un vero parco urbano ad uso esclusivo dei pedoni?
Nessuno discute la Vostra presenza, come non si discute il rifacimento del “campetto”, ma perché un parcheggio?
Perché volete arrivare più comodi con le macchine alla vostra nuova struttura o perché avete accettato supinamente le indicazioni dell’amministrazione?
Un parcheggio a pochissima distanza c’è già ed è quello nuovo vicino al Maglio (ah il Maglio, anche questo comparto meriterebbe delle lunghe riflessioni)
Cerchiamo la “Qualità”, una “qualità vivibile” per i nostri bambini, ragazzi ed anziani.

Facciamo per una volta a Francenigo qualcosa che possa essere di esempio: un modo “intelligente” di fare urbanistica.

Voi potete essere uno dei motori del cambiamento; soprattutto lo puoi essere tu Mauro, visto l’incarico che ricopri e perché sei giovane e perché probabilmente non vorrai metterti nell’armadio qualche scheletro per ritrovartelo magari tra qualche anno e prenderne paura.

Renzo Rizzon