Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal nostro inviato Galletto Polletto al Grangiurì Avicolo di Gaiarine del 19 maggio 2009:
Gran riunione alla Fattoria di Gaiarine ieri.
Si doveva decidere se permettere al Grancinghiale la costruzione nel Pollaio di un suo personale truogolo nel quale trasformare a proprio uso e consumo quintali e quintali di sbobba alimentare.
Questa mangiatoia doveva sorgere in un angolino dimenticato dove un tempo si svolgevano sanguinosi combattimenti tra galli mentre ora la pax avicola lo aveva restituito alla natura, certo selvaggia e abbandonata ma viva!
Ovviamente gli abitanti della Fattoria reagivano ciascuno a modo proprio: chi aveva il proprio giaciglio lì vicino era preoccupato di dover vivere nelle vicinanze subendo rumori, odori, viavai di gente e mezzi, insomma.. un inferno!
Chi viveva dall'altra parte del pollaio o non si interessava affatto o pensava che un truogolo così (progettato da un truogo-designer di fama internazionale) avrebbe dato onori e prestigio al pollaio;
il Grangiurì Avicolo e soprattutto il Grantacchino pensava che la somma versata dal Grancinghiale avrebbe fatto bene a tutto il pollaio (figuriamoci a lui che ne era il capo), e perchè ciò accadesse si poteva ben accomodare e aggirare le severe regole che nella Fattoria vigevano a garanzia di tutti; infine un manipolo di polli, riuniti nel gruppo AmicaSerra, pensava che quel truogolo doveva essere costruito se e dove il pollaio poteva accettarlo con le conseguenze meno pesanti per il suo recinto e per chi ci abitava, accontentando così sia Granchinghiale sia il Pollaio, e che se le regole esistevano dovevano essere rispettate anche dal Grancinghiale in persona!
Com'è, come non è, ogni obiezione e tentativo di migliorare il progetto truogolesco fu negata e respinta, finanche rivolgendosi alla Corte dei Tonti e al Consiglio di Prato non si ebbero risultati in tal senso.
In questo modo si è arrivati alla riunione del Grangiurì Avicolo di ieri dove si son visti battibecchi ripetuti tra galli, anatre, oche e galline, con Capponegiulivo che invocava le legittime aspettative di Grancinghiale e dove addirittura si è scoperto tra lo stupore (quasi) generale che le uova date dal Grantacchino al manipolo di polli di Amica Serra necessarie alla verifica della regolarità del truogolo erano.. scadute!!!
Alla fine il truogolo è stato approvato e rimane solo l'insperata bocciatura del F.A.R. (Fattoria Amministrativa Regionale).
Ebbene, quale senso, quale morale ricavare da siffatta favoletta?
Che se Grancinghiale fa il suo lavoro in nome di Se Stesso, Grantacchino deve fare il proprio lavoro in nome della Fattoria!
O no?
« Se i fatti invece dicono il contrario, allora bisogna alterare i fatti. Così la storia si riscrive di continuo. Questa quotidiana falsificazione del passato, intrapresa e condotta dal Ministero della Verità, è necessaria alla stabilità del regime. [...] La mutabilità del passato è il dogma centrale. »
p.s. un grato pensiero a George Orwell
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Le galline litigano spesso tra loro....., e rimarranno galline.....
RispondiEliminaNel prossimo Grangiurì ci vorrebbe un'aquila, un gufo ed una civetta...., ma purtroppo avremo ancora molte delle stesse galline di oggi.....
Caro Anonimo, le aquile e le civette si stanno facendo strada…
RispondiEliminaGrazie Roberto per questa rappresentazione pungente e oculata di quello che è successo ieri sera. Di solito le favole aiutano anche i meno avezzi a comprendere, si tratta di esemplificazioni che possono avvicinare l’inavvicinabile al quotidiano…Beh, io che non sono assolutamente esperta, e che ho presenziato ieri al “mio” 1° Consiglio Comunale (a tal proposito potremmo pure brindare!!), non ho avuto dubbi circa ciò che mi si è prospettato davanti e purtroppo (o per fortuna) ho capito perfettamente ciò che è accaduto anche prima di leggere questa divertente trasposizione.
Sono partita con entusiasmo e sconfinata curiosità, pronta ad essere il più attenta possibile nell’ascoltare le argomentazioni di una e dell’altra parte (purtroppo la terza parte, quella che più dovrebbe essere coinvolta e rappresentata non ha più alcuna possibilità di replica in sede di Consiglio) e, priva di qualsivoglia pregiudizio o malafede, valutarne aspetti positivi e negativi per comprendere e scegliere nella più limpida razionalità e imparzialità le soluzioni migliori.
Mi aspettavo, nella mia ingenuità, di trovarmi davanti uno stuolo di “eroi” votati all’interesse comune, capaci di affascinanti argomentazioni nel momento della presentazione di un progetto e sconcertante concretezza nell’analizzarne le specifiche tecniche; mi aspettavo un gruppo di persone che collaborassero insieme, che discutessero, che esponessero idee diverse e che si confrontassero e che fossero seriamente interessate al benessere e agli interessi collettivi; mi aspettavo un gruppo di persone verso cui nutrire stima e rispetto perché, cavolo, loro sono lì a rappresentare NOI e i NOSTRI interessi, hanno un ruolo IMPORTANTISSIMO.
E invece…invece io non mi sono sentita minimamente rappresentata da quelle persone, che assistevano annoiate ad un evento di cui forse, si sono pure già scordati; c’era chi si appisolava, chi si distraeva con il cellulare, chi riprendeva vita solo al momento della votazione per alzare la mano nella conta dei favorevoli….e bada ben, solo il sindaco l’alzava del tutto, il resto dei consiglieri l’alzava a metà, come quando a scuola timidamente rispondevi all’appello ma speravi che il/la prof non ti vedesse per non interrogarti…capisco la stanchezza della routine amministrativa, ci può stare, ma uno sforzo a dimostrare un pochino d'interesse rientra nei doveri del ruolo, o no? Invece…..invece non c’era dibattito e non c’era confronto, qualsiasi argomentazione dell’opposizione era respinta al mittente con piglio quasi dittatoriale (“voi dite così, ne prendiamo atto, ma si farà lo stesso come ho deciso io”, “non è conforme al piano adottato, ma il piano è in corso di adattamento quindi sarà modificato e quindi ho deciso che non serve mantenerne la conformità”…); poi si votava e come marionette alzavano le loro mezze braccia….
Invece…..invece non c’era nessuno che dimostrasse di avere coscienza dell’importantissimo ruolo che rivestono. Il che è GRAVISSIMO.
- continua -
Finite le feste, cari signori, voi avete un DOVERE civico per nulla invidiabile, avete delle responsabilità, dovete prendere delle decisioni e risponderne delle conseguenze. Lasciare il riferimento ad una rivista come il BUR dai molteplici contenuti e non esplicitamente alla delibera di interesse, nasconde, a mio parere, la volontà di lasciare spazio a così tante interpretazioni che nessuno avrà mai modo di far rispettare quella delibera come si deve…il che significa che nessuno sarà mai colpevole di eventuali scempi.
RispondiEliminaNon scendo nel merito di chi avesse ragione e chi no, perché ripeto sono del tutto inesperta in materia (anche se le mie idee me le sto facendo), ma quei signori dovrebbero ricordarsi che sono un gruppo di lavoro per il comune e non una gara tra “ho ragione io” e“no tu no”.
Io sono nauseata e delusa. In quei posti a sedere voglio vedere qualcuno che mi rappresenti davvero, che parli con trasporto e che creda in quello che dica, che ascolti quelli che hanno delle proposte migliori e che sia disposto anche a cambiare idea se significa tutelare l’interesse dei più. Voglio che opposizione e maggioranza siano più aperte al dialogo e che nella maggioranza non si vada avanti con il paraocchi, ma se uno e anche solo uno, non condivide una posizione o ha dei dubbi se ne parli.
Non ho nulla di personale contro questi signori e non ho nessuna intenzione di schierarmi contro qualcuno. Ma ritengo necessario e doveroso, che si faccia qualcosa per cambiare e risvegliare l’apatia in cui è sprofondato il nostro comune.
Al Consiglio ieri saremo stati poco più di una ventina di spettatori…..è una cosa vergognosa, perché se la gente vedesse come si è svolto capirebbe al volo quanto sia urgente cambiare qualcosa, e non ci sarebbe bisogno nemmeno della favola del Grancinghiale!!!
Sicuramente pecco d’ingenuità, ma non credo sia impossibile migliore la situazione. Dobbiamo lavorarci, tutti insieme.
SCUSATE IL POST LUNGHISSIMO MA AVEVO PARECCHIO DA DIRE
Viva gli idealisti!!
RispondiEliminaTra i quali mi ci metto anch'io....
Riporto il passaggio che più mi intriga: "In quei posti a sedere voglio vedere qualcuno che mi rappresenti davvero (democrazia), che parli con trasporto (profezia) e che creda in quello che dica (coerenza),..."; tra parentesi le mie interpretazioni libere, ma se ho interpretato bene ci siamo..., siamo d'accordo...., ci vediamo nel 2014..., purtroppo....
Hai interpretato benissimo!!!!Non dire purtroppo e non dare appuntamenti troppo lontani!Stiamo già lavorando per garantire democrazia e trasparenza e anche se non avremo "seggi al potere" per questa volta possiamo smuovere le coscienze e stuzzicare lor "signori" a rendere corretta pubblicità a ciò che va reso pubblico, ad ascoltare le nostre critiche e le nostre proposte e soprattutto possiamo far loro sapere che i cittadini si sono svegliati e vogliono riappropiarsi del dialogo con le istituzioni comunali!
RispondiEliminaGentile Serena,leggo con piacere e con un filo di amarezza quanto da lei scritto.Come amministratore che ha combattuto sempre in prima linea contro la arroganza e la protervia di chi pensa che ricoprire il ruolo di consigliere, assessore, sindaco, consenta trasformarsi in piccoli duci e ducetti, mi consolano le Sue osservazioni e e il sapere che ci sono persone -giovani- che ancora hanno capacità di critica e di giudizio.Le confesso che per quanto ho visto in questi cinque anni non ho molte speranze: ad amareggiarmi non è soltanto l'arrogante esercizio di potere cui ho assistito e che ho subito insieme ai straordinari compagni di minoranza, ma la consapevolezza che tutto il sistema di controllo che una corretta democrazia deve garantire è svanito,nelle pastoie di una burocrazia inetta e nella colpevole rinuncia a controllare di chi ha il dovere istituzionale di farlo.In questo contesto c'è speranza? I grandi veri progressi come le grandi vere rivoluzioni vengono solo dal basso: voglio fortemente credere che sarà la gente di Gaiarine a consentirmi di avere speranza.Se ciò non dovesse accadere, dopo che ho voluto fortemente dare una alternativa all'arroganza e all'arbitrio, dovrò dedurre che è definitivamente tramontata la sensibilità civica collettiva. La democrazia si fonda solo su questo comune animus:se questo viene a mancare, il vuoto lo occupa il duce di turno.Con simpatia.Milena Rosada
RispondiEliminaCara Signora Rosada lei aveva la possibilità di realizzare molto di più di quanto parlato sopra, ma l'ha buttata alle ortiche, anzi in un campo da golf.
RispondiEliminaRuolo
RispondiEliminaIl Sindaco è l'organo responsabile dell'Amministrazione ed è il rappresentante del Comune. Viene eletto dai cittadini a maggioranza dei consensi. L'elezione diretta, introdotta con la Legge 81/93, ha trasformato profondamente il ruolo del Sindaco, al quale la Comunità attribuisce la responsabilità dell'amministrazione del Comune, con tutti i poteri conseguenti.
Il programma di legislatura, con il quale si presenta alle elezioni, costituisce un impegno verso i cittadini che lo hanno eletto.
Poteri e funzioni
Il Sindaco nomina i componenti della Giunta (Assessori), che può successivamente revocare e sostituire. Dopo il giuramento, il Sindaco comunica al Consiglio Comunale nella prima seduta la composizione della Giunta e presenta la proposta degli indirizzi generali di governo, che viene discussa ed approvata in apposito documento.
Come Capo dell'Amministrazione Comunale:
- partecipa come membro effettivo alle sedute del Consiglio Comunale
- propone al Consiglio gli indirizzi generali di governo
- provvede alla nomina e revoca (dandone comunicazione al Consiglio) degli assessori e dei rappresentanti del Comune presso enti, istituzioni ed aziende
- nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e di collaborazione secondo le modalità ed i criteri stabiliti dalla Legge, dallo Statuto e dai Regolamenti
- esercita le funzioni attribuitegli dalla Legge (comprese quelle amministrative in qualità di Autorità sanitaria locale), dallo Statuto e dai Regolamenti
- sovrintende all'esercizio delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al Comune
- coordina, nell'ambito della normativa regionale e sulla base degli indirizzi del Consiglio, gli orari degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici, di apertura al pubblico degli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche
- ha la rappresentanza generale del Comune e la capacità giuridica per esercitarla
Attribuzioni del Sindaco nei servizi di competenza statale
Il Sindaco, quale ufficiale di governo, esercita e sovrintende alle funzioni relative alla gestione dei servizi di competenza statale (elettorali, di anagrafe, di stato civile, di statistica, di leva militare; ordine pubblico, igiene e sicurezza pubblica, protezione civile).
Ordinanze
Gli atti amministrativi, con i quali il Sindaco impone ad uno o più soggetti un obbligo positivo (di fare) o negativo (di non fare), si chiamano Ordinanze, che emana sia come capo dell'Amministrazione che come ufficiale di Governo (Ordinanze ordinarie), oltre che nei casi in cui sia necessario far fronte a situazioni e pericoli che minacciano l'incolumità della cittadinanza (Ordinanze contingibili e urgenti), in materia di igiene, sanità, edilizia e polizia locale
UN NUOVO DITTATORE?
DEVO DARE ATTO A TE ANONIMO CHE DALLA DESCRIZIONE IL SINDACO ASSOMIGLI AD UN DITTATORE.TI DIRO DI PIU';C'ERO ANCH'IO ALL'ULTIMO CONSIGLIO E LA PERCEZIONE CHE CI FOSSE UN UNICA FIGURA A DECIDERE ERA MOLTO SENTITA NON SOLO DA ME MA ANCHE DA ALTRI,MI SEMBRA LO DESCRIVI BENE ANCHE SERENA NEL SUO COMMENTO.
RispondiEliminaIO COMUNQUE NON MI PERDO D'ANIMO E VOGLIO AIUTARE NEL LIMITE DELLE MIE CAPACITA CHI VUOLE CAMBIARE QUESTA SITUAZIONE E QUALCUNO C'E'.QUESTO BLOG LO DIMOSTRA.
MI APELLO ALLA CITTADINANZA AFFINCHE NON SI NASCONDA DIETRO AD INUTILI FRASI TIPO "TANTO I FA' QUEL CHE I VOL" "TANTO CONTA I SCHEI" MA LA INVITO A PARTECIPARE. SOLO UNA CITTADINANZA ATTIVA PUO'CREARE QUALCOSA DI MEGLIO DI QUELLO CHE C'E' ORA.
AVREI MILLE COSE DA DIRE MA NON RIESCO AD ESPRIMERLE AL MEGLIO COME ALTRI MA QUESTO NON MI IMPEDIRA DI ESSERE PRESENTE E ATTIVO.
Egregio Signor Anonimo del 20 maggio ore 22.39 -ma non sarebbe più semplice firmarsi?-non credo che nel contesto politico-amministrativo che mi sono trovata a gestire ci fosse una reale altra possibilità:volendosi dare come obiettivo una vittoria,naturalmente.
RispondiEliminaQuanto poi al golf, io non lo pratico ma mi dicono che per diventare campioni si devono avere doti di intelligenza e bravura che potrebbero far la differenza per un Sindaco, quantomeno meglio che tirar di fante.
Intervengo brevemente per chiedere ai Cari Anonimi di meglio circostanziare i loro commenti. Questo serve a fare vera informazione, e utile soprattutto.
RispondiEliminaPer esempio dove è possibile ritrovare elencate le competenze ammisitrative citate nel commento delle 13.18 del 21 maggio? Citare la norma dà a chi legge maggiore sicurezza, attraverso la controllabilità delle affermazioni.
Altro esempio: la critica alla Rosada, così come espressa nel post precedente a quello già citato, a mio parere è sterile (da bar sport per capirci). Anche qui circostanziare errori e occasioni mancate potrebbe rendere più produttivo il dibattito.
Su come fare informazione partecipata e favorire quella che viene definita polilogia (la presenza di più voci nel dibattito pubblico) faremo un post ad hoc.
;)
Tutte le funzioni del Sindaco si possono trovare nel Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000 ovvero il Testo Unico Enti Locali (artt. 50 e 54). Non sono elencate in questo modo, ma la fonte è quella.
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