Ovvio, ovvio, troppo ovvio, talmente ovvio che il commento sembra quasi scritto da un gran Capponegiulivo, sempre per dirla alla Orwell/Roberto, o da un suo consanguineo, che forse ha capito poco o niente di che cosa noi vogliamo dire.
Mi vien quasi voglia di spiegare di nuovo l’oggetto della nostra discussione.
Le prerogative del Sindaco sono quelle citate? Si è proprio così.
E’ vero: il potere del Sindaco è enorme, è un dittatore?. Sì lo può essere.
Il Segretario Comunale, succede in molti i comuni, non è più il garante dello Stato, della Comunità e della legittimità degli atti, è invece diventato l’amministratore delegato nominato dal "Presidente dell’Azienda" cioè dal Sindaco .
Il Consiglio Comunale è depauperato delle sue funzioni. A tal proposito il nostro Anonimo potrà leggere QUI (pag. 10, capoverso che inizia per “ TOCCO PER ULTIMO UN TEMA”….) l’intervento di Italo Bocchino (ora Vice Capogruppo alla Camera del Popolo Della Libertà) del 18 Luglio 2006 in Prima Commissione Affari Costituzionali Della Camera dei Deputati (allora era al governo Prodi e lui era all’opposizione).
Questo per rammentare, al nostro anonimo, che il dibattito sui problemi che le attuali norme causano in molti Comuni italiani è un dibattito attuale e non inventato da noi, dato che perfino il legislatore si è posto e si pone il problema di come risolvere queste disfunzioni democratiche.
Ma aldilà delle leggi, il succo del nostro dibattito è questo:
L’Amministrazione attuale è ed è stata trasparente? Ha ed ha avuto una gestione democratica del potere? Ha ed ha avuto una gestione democratica del Consiglio Comunale? Ha o ha dato la possibilità alle minoranze di espletare la loro funzione istituzionale di controllo? Ha o ha voluto incentivare la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa ? Ha o ha cercato di condividere con i propri cittadini le scelte urbanistiche di cui sono pieni i volantini di questi giorni?
La risposta ovvia, ovvia, troppo ovvia, talmente ovvia che è stata scritta in questi cinque anni nella storia del Comune di Gaiarine è: no
Le cronache, i commenti presenti su questo blog, stanno a dimostrare che la risposta ovvia è proprio no e che, d'altra parte, sta nascendo una nuova necessaria esigenza che mette al centro della vita della Comunità: la trasparenza, l’informazione la partecipazione.
Di questo noi discutiamo.
L’attuale Amministrazione non sarà mai in grado di soddisfare questa esigenza, anche se sta tentando trasformismi dell’ultima ora.
Questa Amministrazione, fatta da queste persone, rappresenta se stessa, cioè una casta avulsa dai problemi e dalle esigenze reali dei propri cittadini.
Tanto è vero che si sente parlare in questi giorni di sottoscrizione di patti voluti dalla Lega ed accettati dagli altri due partiti di coalizione, patti che dovrebbero garantire, non la partecipazione decisionale dei cittadini, ma (sentite, sentite) la partecipazione dei loro futuri eletti alle decisioni, perché nei cinque anni trascorsi, non hanno contato nulla o quasi nulla, chi ha sempre deciso, così si dice, è stato il Sindaco.
NUOVO DITTATORE? Lo dicono loro.
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NUOVO DITTATORE o FURBETTO DEL QUARTIERINO??
RispondiEliminaCon queste mie 2 righe vorrei rispondere ai sigg. Renzo e Giambattista.
In questi anni nel territorio comunale sono sorte delle nuove lottizzazioni private, ma non mi sembra che si siano totalmente riempite di nuovi abitanti.
È da una vita che sento parlare poi di giovani coppie che si spostano nel vicino Friuli…
Ma cosa avranno poi questi paesini più del comune di Gaiarine? Centri commerciali ikea?, cinema multi_sala? Ospedali, scuole di primo livello? Trasporti pubblici efficienti?.. sono case a prezzi agevolati?... No non mi pare!
Forse è semplicemente che la regione Friuli ti dà dei soldini a fondo perduto per la tua casina bella o brutta che sia…., quindi non sono le case che mancano nel comune, mancano i soldi e se neppure l’amor patrio ferma l’emigrazione qualcosa bisognerebbe inventare!!
Vi è uno strumento urbanistico chiamato PEEP ( Piano per l’Edilizia Economico Popolare) vigente anche in questo comune ma mi sembra da tempo abbandonato in soffitta, forse chi ha scelto di trasferirsi al di là del fiume era cosi indigente da non potersi permettersi una casa?, non sono stupito 20.000 euro fanno gola a molti ma non sono proprio così tanti, e soprattutto un’amministrazione di larghe vedute non si può spaventare per una cifra del genere! O no.!,
è scontato dire che oggi le giovani coppie non hanno un posto fisso, che guadagnano poco, che escono di casa a 30anni, e che per altri 30anni la casa che sognano è della banca e non loro…mettiamoci poi la crisi economica ed ecco che il Friuli diventa la terra promessa!!!
Un pensiero mi viene spontaneo: perché sono i soliti imprenditori che muovono il mercato immobiliare del comune? Perché in queste mega lottizzazioni non sono inseriti piani per l’edilizia economica? Perché il prezzo di mercato è allineato e non vi è una libera concorrenza? Perché molti imprenditori immobiliari gravitano nell’ambito della politica del comune? Perché lo stesso primo cittadino compartecipa a queste azioni immobiliari? Non dovrebbe forse tutelare i più deboli ? ( economicamente parlando)…..vorrei essere smentito…. Grazie.
Il fatto che siano i soliti imprenditori a muovere il mercato immobiliare comunale è, visto che viviamo in un sistema di libera impresa capitalistica, ovvio. Riteniamo sia necessario democratizzare i processi di pianificazione e deliberazione. Oppure dovremmo cambiare il sistema politico-economico, ma, per essere realistici, questo potrebbe essere fuori della portata della nostra generazione. Va avviato un dibattito sul ruolo delle famiglie investitrici che permetta di condividere le linee di sviluppo socio-economico della nostra società comunale.
RispondiEliminaAvviare questo dibattito, esserne il propulsore e il facilitatore, dovrebbe essere il ruolo principale della nuova Amministrazione comunale. Questa è la vera sfida del nostro futuro, locale e non.
Riprendendo la nota principale, tutto vero, fra un po' vedremo se l'avversaria armata Brancaleone sarà l'esempio della democrazia che manca.
RispondiEliminaPadanità a tutti! (è il nuovo saluto tradizionale veneto che ho imparato sabato leggendo la posta)
Da chi saluta in questo modo che appartiene ai francenighesi fin dai tempi dei celti mi aspetto il parco fluviale al posto dell'Ikea-Jesse. Grazie.
Riprendendo il primo post anonimo: "Perché lo stesso primo cittadino compartecipa a queste azioni immobiliari? "
RispondiEliminaSono curioso di vedere cosa farà il prossimo, qualunque vinca, da questo punto di vista.
Padanità anche da parte mia, ragazzi.
RispondiEliminaMa come si fa a mandare in giro certe lettere nel 2009? Ci prendono tutti per trogloditi? Conosco persone e giovani della lega ma mi sembrano obbiettivamente più interessanti, e soprattutto ti salutano con cordialità, non con padanità.
Ma se proprio bisogna, padanità ancora, tanta padanità a tutti voi!