Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Occasione sprecata o mancanza di sensibilità?
In occasione della recente inaugurazione del restaurato palazzo Municipale e della Piazza Vittorio Emanuele, l`ospite più prestigioso e gradito è stato nientemeno che l’Onorevole Ron Hoening, dal 1981 Sindaco della città di Botany Bay e pertanto già presente a Gaiarine in occasione del gemellaggio fra il nostro Comune con quella città nell’estate del 1983.
Il gemellaggio tra Gaiarine e Botany è stato un capolavoro diplomatico che ha realizzato il sogno di perpetuare la memoria degli emigranti, cittadini di due mondi.
Il recente monumento dedicato ai Trevisani nel Mondo non è stato meta di visita ufficiale da questi signori ospiti!
Dimenticato? Non è forse paradossale?
E ora ci si può benissimo chiedere: ma per quale motivo, si é voluto, costruito, il monumento ai Trevisani nel Mondo? E in pompa magna con ben due cerimonie inaugurato?
Onestamente e senza dubbio verrebbe da rispondere che, coscienziosi e volenterosi Gaiarinesi hanno voluto dimostrare la loro gratitudine verso coloro i quali, coinvolti nella drammatica situazione economica del dopoguerra, con senso di responsabilità e sacrificio hanno scelto la dura e incognita via dell’emigrazione. Questi cittadini, stabilitisi in diversi e spesso remoti paesi, hanno contribuito al passaggio dalla stentata economia agricola a quella che diventerà una fiorente economia industriale in Veneto e a Gaiarine nei decenni a venire.
Avere dato lustro al nome del nostro Comune nel Mondo è stato per loro motivo di onore ed orgoglio così come per noi che li ricordiamo. Purtroppo una vera occasione per concretizzare ufficialmente questo riconoscimento, le autorità Comunali (poco lungimiranti e ancor meno diplomatiche) non l’hanno tenuta e chissà per quale motivo!
Laggiù a Sydney nella grande baia di Botany, un parco è intitolato al nostro Comune.
“Gaiarine Gardens”, distante non più di un chilometro e mezzo si distende l`immenso cimitero, nel quale riposano nostri concittadini, illustri e meno illustri, ma creditori di ugual onore e preghiera. Altri hanno voluto e ottenuto accoglienza dopo la morte nella sospirata e indimenticata Terra Natia.
Tutti, chi più chi meno, sono artefici nel realizzare il grande sogno e capolavoro diplomatico che è stato il gemellaggio delle due municipalità.
Chi crede che tutto sia stato come “oro colato”, grossolanamente si sbaglia. Senz’altro non immagina cosa vuol dire, per un emigrante Italiano, conquistare la fiducia da parte degli indigeni Australiani. Non dimentichiamo che fino pochi anni prima, noi eravamo bollati come “traditori”. Pertanto quei nostri paesani hanno dovuto sudare le sette proverbiali camice, ma alla fine ce l’hanno fatta. Dopo pochi anni se ci chiedevano: Where are you from? Se rispondevamo: Near Venice: eravamo già Loro Friends “mate in gergo Australiano.”
Dunque quale migliore occasione sarebbe stato per onorare tutti questi nostri defunti!
L’Onorevole Ron Honing si sarebbe senz’altro commosso nel soffermarsi ufficialmente di fronte al monumento che ricorda quei suoi cari amici, perché tali essi erano.
Non avrebbe senz’altro perso l’occasione per ringraziare ancora una volta ufficialmente questa piccola parte del mondo, che così tanto ha fatto per fare progredire, materialmente, spiritualmente e culturalmente il Suo ma anche Nostro nuovo Mondo.
Silvano Zaccariotto
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