03 giugno 2009

E dopo aver vinto le elezioni, caro Sindaco, senza il personale che fai? ... meglio pensarci prima che dopo ... consigli ...

Nel nuovo scenario in cui si trovano ad operare le Pubbliche Amministrazioni, si impone un approccio innovativo alla gestione delle risorse umane, il cui pilastro è la riscoperta della soggettività.
È in questa ottica che nel contesto lavorativo è necessario mirare al benessere inteso come positiva interfaccia tra il personale dipendente e gli organi politici.
“La cultura” del lavoro che va attuata è quella di valorizzazione e stimolo e non quella di diffidenza e controllo.
Una corretta percezione del clima all'interno del Municipio è indispensabile per migliorare la qualità del lavoro, per investire su relazioni interne più solide e capaci di produrre significati e valori condivisi, per conoscere ed agire sulla percezione delle persone che all’interno dell’Amministrazione vi operano quotidianamente, nella consapevolezza che si ottiene in ragione di ciò che si sa dare.
Investire nelle risorse umane è assolutamente strategico per migliorare il servizio reso ai cittadini.
Bisogna far acquisire la coscienza che il “saper essere” è presupposto per il “saper fare”.
Nel “Lavorare meglio” è celato un grande segreto: la disponibilità di tutti a mettersi in gioco e di collaborare con gli altri al fine di raggiungere un obiettivo comune.
Il personale del Comune, se viene seriamente motivato a progredire (anche economicamente), accetta la sfida di imparare qualcosa di nuovo. Sono necessari però un progetto ben strutturato, un programma e degli obiettivi definiti e condivisi, di cui tutti possano vedere i vantaggi.
Solo se coinvolti nelle attività di programmazione e gestione del servizio pubblico, i dipendenti diventano collaboratori, partecipi, secondo i rispettivi ruoli, di un processo.
Non pensiamo di abolire la divisione in settori, aree ecc.: la divisione delle competenze è necessaria così come la graduazione delle responsabilità.
Quello che non è più rimandabile é la messa in rete di tali competenze, in modo che tutti siano a conoscenza delle risorse a disposizione del Comune.
E’ tempo di superare il monito biblico “Non sappia la destra ciò che fa la sinistra”. Perché un’Amministrazione Pubblica sia in grado di comunicare alla pari con il cittadino (soggetto portatore di diritti/doveri) bisogna che essa sappia comunicare al suo interno.
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