19 marzo 2009

I cialtroni col fucile

APPROFONDIMENTO SUL D.D.L. DI DEREGULATION DELLA CACCIA
Perché si è riaperto il dibattito sulle regole della caccia ?
Perché presso la XIII Commissione Territorio e Ambiente del Senato della Repubblica è all’ordine del giorno, dall’ottobre 2008, l’esame di vari disegni di legge peggiorativi dell’attuale legislazione sulla tutela della fauna e l’esercizio venatorio, che sono stati sintetizzati in un testo-base predisposto da un relatore incaricato dalla Commissione stessa (il sen. Franco Orsi, del PDL).
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Quali sono i peggioramenti proposti e le minacce per gli animali selvatici ?
Ne citiamo alcuni:
- l’art. 18 del d.d.l. estende l’orario di caccia ai migratori per mezz’ora dopo il tramonto (attualmente gli spari devono cessare al calar del sole, eccetto la caccia di selezione agli ungulati). ...
- L’art. 34 elimina il divieto di caccia per 10 anni nelle aree boscate percorse dal fuoco (oggi stabilito dall’art. 10 legge 353/2000). In pratica le porzioni di territorio sottoposte ad un forte stress ambientale continuerebbero ad essere frequentate dai cacciatori, impedendo la ricostituzione di popolazioni di specie stanziali, e restando facilitato il tiro agli uccelli migratori in aree con forte riduzione dei punti di riparo e sosta, con le prede più facilmente visibili dagli appostamenti di caccia.
- L’art. 9 del d.d.l. prevede la possibilità di far esercitare la caccia anche nelle foreste demaniali regionali e statali, possibilità oggi vietata;
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- l’aumento delle specie utilizzabili in numero illimitato -e senza anellini identificativi della legittima provenienza- nell'odiosa pratica dell'impiego dei richiami vivi (art. 4 del d.d.l.); tutte le specie cacciabili potrebbero essere impiegate come richiami vivi legati o chiusi in gabbiette, invece che le poche specie ammesse oggi (tordi, cesene,merli, colombacci, pavoncelle); il numero dei richiami detenibili da 40 diverrebbe illimitato;
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- L’art. 13 del d.d.l. non prevede limitazioni del numero di colpi per i fucili con canna ad anima rigata (le carabine); questo viola gli allegati della Convenzione di Berna sulla vita selvatica in Europa (legge 503/81) e la Direttiva Habitat n. 43 del 1992, che vietano la caccia ai mammiferi con armi semiautomatiche con caricatore contenente più di due cartucce.
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- Minorenni a caccia: si contempla l’introduzione dell’attestato di tirocinio che
consentirebbe già ai sedicenni accompagnati di esercitare la caccia con un fucile (art. 11 del d.d.l.).
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http://www.abolizionecaccia.it/fileadmin/templates/docs/Approfondimento_ddl_Orsi17032009.pdf
http://www.youtube.com/watch?v=2gomiEma8ZM&feature=related

1 commento:

  1. Stop a caccia selvaggia: grande vittoria delle associazioni animaliste ed ambientaliste.
    Si è felicemente concluso ieri pomeriggio il primo round della nuova stagione di lotta contro caccia-selvaggia. Un sonoro ko inferto ai politici che sostengono le peggiori pulsioni del mondo venatorio e che volevano azzerare i limiti temporali della stagione venatoria, consentendo di andare a caccia tutto l'anno.
    Ma cos'è successo, nel dettaglio?
    La legge "Comunitaria 2008", un provvedimento che dovrebbe adeguare il contenuto di altre leggi allo scopo di evitare violazioni delle direttive comunitarie, era in fase di discussione presso il Senato, quando due rappresentanti del PDL, i senatori Carrara e Vetrella, hanno inserito un emendamento che eliminava, nella legge sulla caccia, i limiti temporali previsti per la stagione venatoria, ovvero dal 1 settembre al 31 gennaio di ogni anno. E' chiaro che se la legge fosse passata così com'era stata licenziata dal Senato, i cacciatori, con il supporto dei calendari venatori regionali, non avrebbero più avuto limiti alla loro sanguinaria attività e le stragi di animali selvatici, che già conosciamo, sarebbero ulteriormente incrementate.
    Ma, contro le pessime prospettive, la reazione delle associazioni non si è fatta fortunatamente attendere. Si è così costituito un fronte comune nel quale, oltre alla LAV, sono presenti tutte le maggiori associazioni animaliste ed ambientaliste a livello nazionale, il quale ha da subito cominciato a lavorare perché nel successivo passaggio parlamentare alla Camera dei Deputati, l'emendamento "caccia-selvaggia", venisse definitivamente affossato.
    E per fortuna così è stato!
    Determinante è stato l'apporto dei Deputati presenti nell'intergruppo animali curato dalla LAV, che si sono fatti carico di sottoscrivere gli emendamenti soppressivi del testo inserito al Senato. E grande valore ha avuto la "trasversalità" di sigle di partito che si sono fermamente opposte ai pessimi provvedimenti di liberalizzazione della caccia. I cittadini anticaccia, lo dicono i sondaggi, sono ugualmente distribuiti in tutti i partiti e lo stesso avviene tra i politici presenti nelle aule Parlamentari. Questo è un grande punto di forza per il movimento anticaccia che si propone così, del tutto libero da vincoli di appartenenza politica.
    Il primo round è vinto, purtroppo però la battaglia è ancora molto lunga.
    All'orizzonte c'è un progetto di legge che vuole ampliare la caccia agli ungulati e, con la scusa dei danni all'agricoltura, ai cinghiali in particolare. Senza dimenticare il disegno di legge Orsi che al momento giace su qualche scrivania, pronto a tornare alla ribalta con tutte le disastrose ricadute sugli animali che porta con sé.
    E' chiaro quindi che le prospettive sulla caccia non sono per niente positive. L'unica certezza è che la nostra associazione, con tutte le sue sedi ed i volontari, sarà sempre in prima linea perché le ragioni degli animali selvatici sottraggano sempre più spazio vitale agli interessi dei loro sfruttatori.
    Grazie a tutti voi per il costante supporto
    LAV Padova

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